INTER MAZZARRI DE LAURENTIIS / MILANO – Un presidente e un allenatore. Il presidente e il suo ex allenatore, quelli che si sono ‘lasciati’ dopo quattro anni di successi e fortune. Il tecnico ha scelto l’Inter per ripartire, Moratti come suo nuovo datore di lavoro. E l’altro, giusto o no, si è sentito tradito, offeso nell’animo. Ma come si fa adabbandonare uno come me, imprenditore affermato nel campo del cinema?: Questo si sarà detto e ridetto davanti allo specchio – chiamasi, megalomania – Aurelio De Laurentiis.
Il quale, alla cafonal, da maggio a oggi ha sempre trovato spunto per attaccare, anche aspramente e ingratamente, l’allenatore che ha riportato in Champions League il suo Napoli, appunto Walter Mazzarri. E’ bastato chiedergli, “presidé, come finirà il derby d’Italia?“, per far scatenare dentro di sé il diavolo: “Ma cosa volete che mi importi, di certo non tiferò per una persona come Mazzarri”. Quanto charme, gorgheggia stile dalla bocca del cinematografo.
Dall’altra parte, si contrappone un atteggiamento diverso. Intelligente, elegante a suo modo. Così Walterone ha risposto alla cafonata del barbuto De Laurentiis, schiaffo morale e di stile per lui: “Quello che dicono gli altri non mi è mai interessato. A me alletta sapere cosa pensano i giocatori che ho allenato”. Stravince, pare a noi. Mazzarri e De Laurentiis, così dissimili tra loro. Per fortuna.
Raffaele Amato
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