INTER JONATHAN / MILANO – Il bravo ha prevalso sul cattivo. Bidone, era; giocatore utile e decisivo, è. Umile, fisicamente in forma. Ma Cicero Jonathan non è rinato per opera dello Spirito Santo, nossignori. E’ resuscitato dalla mediocrità per meriti, perché ha messo cuore e impegno dal primo giorno di ritiro, mollando mai di un centimetro. Eppoi, ha aggiunto qualità al repertorio umorale e caratteriale. Per non farsi più chiamare ‘bidone’ – per usare un termine scarsamente volgare -, meglio ancora per farsi apprezzare dai tifosi, dall’Inter: “Sono molto contento di questo momento che sto attraversando – spiega il terzino di spinta ai microfoni del canale tematico nerazzurro -. Sono passate però solo sei partite dall’inizio del campionato e dobbiamo continuare a fare bene. Ho già detto tante volte che la carriera di un calciatore è così, è fatta di alti e bassi. La mia non è stata mai facile, in Brasile forse ho attraversato un momento ancora più difficile di quello che ho passato qui. Poi come ho già spiegato in altre occasioni, se sono arrivato qui all’Inter è perchè avevo delle qualità e sapevo che prima o poi la mia ora sarebbe arrivata”. Nessun periodo fugace, lui se l’aspettava: “Alla mia famiglia avevo detto che questo sarebbe stato ‘il mio anno‘ e grazie a Dio, grazie a Walter Mazzarri e a tutto lo staff sto facendo bene”, conclude il verdeamarelo.
R.A.
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