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Inter-Roma, Mazzarri: “Garcia non lo conosco. Campagnaro out perché…”

Walter Mazzarri (Inter.it)

INTER-ROMA CONFERENZA LIVE MAZZARRI / APPIANO GENTILE – L’Inter vuole entrare ancor di più nel grande giro, la Roma vuole proseguire la storica striscia di vittorie. La sfida di sabato sera al ‘Meazza’ tra nerazzurri e giallorossi torna ad essere uno scontro diretto ad alta quota dopo una stagione deludente per entrambe. Ecco le parole di Walter Mazzarri nella conferenza stampa della vigilia riportate in diretta da Interlive.it:

“Credo che sarà una bella partita, visto quello che le squadre hanno fatto vedere finora con tanti gol fatti e pochi subiti. I loro numeri sono anche migliori dei nostri, ma poi ci siamo noi. Campagnaro e Jonathan non convocati? Hugo ha un problema sotto il piede, ha provato anche oggi ma non è al massimo: potrebbe rendere al 50%, ma se non è al top non può giocare queste gare. Jonathan invece ha un problema muscolare: nessuno dei due è grave, ma per domani non sono disponibili. Similitudini tra me e Garcia? Dovrei conoscerlo per poterlo dire, ma dal primo impatto mi sembra uno che parla poco e fa i fatti, in più i suoi giocatori ne parlano bene, mi pare un professionista serio. La Roma come valori tecnici mi aspettavo potesse far bene sin dall’anno scorso, ma io guardo sempre alla mia squadra. Se non cambia modo di giocare, è simile a Catania e Sassuolo, anche se il 4-3-3 si può fare in tanti modi. Loro difendono in tanti e sanno far male in contropiede. Guarin? Sono contento che dica di non essere felice di quello che ha fatto, perché vuol dire che vuole migliorarsi. Ha alternato cose buone a delle pause: gli dico sempre di non staccare la spina per 95 minuti e se fa un errore deve smaltirlo subito, perché può essere importante per questa squadra.

I numeri sono importanti nel calcio: se una squadra nuova come l’Inter è il secondo miglior attacco vuol dire che creiamo tanto. E subiamo poco: dobbiamo continuare così. Anche la Roma che ha fatto più gol di noi gioca con una sola punta pura. I cambi poi li faccio in base alle sensazioni del campo, quando capisco che la squadra può sostenere due o tre punte. Ma di giocatori offensivi ne schieriamo tanti: Alvarez è una seconda punta, Guarin un trequartista… Nel secondo tempo con la Juventus ho visto che loro erano in difficoltà e ho messo un attaccante puro, ma le altre squadre non mettono più punte di noi. La Roma che è prima è un esempio: questa è la direzione che sta prendendo il calcio, tutti devono attaccare e difendere senza dare punti di riferimento. Domani è un esame importante, anche se faccio esami da 13 anni: saremo l’unica squadra ad averne affrontate tre di vertice, e potremo capire a che punto siamo nel processo di crescita. Totti? E’ un fenomeno, un campione senza età ed un patrimonio del nostro calcio. Inter e Roma stanno facendo un bellissimo calcio, finora sono tra quelle che giocano meglio. Possiamo vincere perché nel calcio può sempre succedere di tutto: fino ad ora ce la siamo giocata alla pari se non di più con tutti e una vittoria ci darebbe altra convinzione nei nostri mezzi. Ma senza alzare troppo lo sguardo perché sei fai bene con la Juve e non con il Sassuolo hai sprecato tutto. E dopo di noi due squadre hanno perso punti con loro.

Gol dai centrocampisti? Non è questione di andare in difficoltà sugli inserimenti, il tiro di Nainggolan non sarebbe mai stato gol senza la deviazione sfortunata. Rolando e Pereira ancora titolari? Sono i più papabili, hanno fatto bene col Cagliari, ma c’è un’altra possibilità che non è Samuel: lui è l’alternativa a Juan Jesus. Chiave della partita? Se i miei ragazzi fanno i movimenti giusti, credo che il gioco di squadra possa fare la differenza, insieme alle giocate dei singoli. Poi il calcio è fatto di episodi, per questo dico che domani la partita è affascinante. Fase difensiva? Non si fa solo davanti all’area di rigore, anche il pressing alto è un modo di difendere. La Fiorentina ha avuto le migliori palle gol quando rubavano palla in attacco. Tensione pregara? Ce l’avevo prima della Juve e ce l’ho ora, ma anche prima del Sassuolo… Quando non l’avrò più smetterò di fare l’allenatore. Mi sembra un bel campionato quest’anno, potrebbe essere più avvincente rispetto al passato perché ci sono più squadre che insidiano i primi posti. Pereira? Ha giocato di meno, ma col Cagliari non ha avuto sbavature: poi Florenzi ha caratteristiche diverse da Gervinho… Abbiamo già preparato qualcosa”.

Raffaele Amato

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