INTER MORATTI / MILANO – “La storia d’amore fra l’Inter e la famiglia Moratti è cominciata con mio padre 50 anni fa, anzi forse prima con mia madre: fu lei a portarlo a Roma per un Lazio-Inter. Da allora mio padre divenne tifoso”. Così parla Massimo Moratti, che ai microfoni di ‘Rainews24’, riportato alla sezione notizie Inter, dà libero sfogo ai suoi pensieri e alle sue emozioni.
L’ex azionista di maggioranza dell’Inter, ora presidente onorario, ha ceduto lo scettro a Erick Thohir, dopo quasi diciannove anni di successi, delusioni e tantissimi investimenti: “C’è un momento in cui devi mettere il futuro in mano a chi ha lo stesso entusiasmo, la stessa forza. Soprattutto perchè i tempi cambiano – spiega il petroliere -. Il passo più difficile è stato quello del passaggio finale, perché devi saper scegliere la persona in grado di essere all’altezza di una società così importante. Devo dire che Thohir è molto attivo, un lavoratore attento, una persona di qualità, simpatico e grande comunicatore. E nel calcio oggi e importantissimo”.
Nell’Era Moratti due grandi amori, Mourinho e Alvaro Recoba: “José era davvero speciale. Il suo segreto è che è un grande lavoratore. ‘El Chino’ è stato il giocatore che ho stimato e amato di più. Che fantasia…”. La vittoria più bella? Be’, la Champions League nel 2010. Cosa farà in futuro? Non lo so, troverò qualcosa che riempirà emotivamente i miei giorni”, conclude con un po’ di nostalgia il presidente onorario dell’Inter.
R.A.
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