“Il girone d’andata non è ancora finito, al momento siamo distanti dalla vetta ma ci rimane più di metà campionato per rifarci. Quel che conta è giocare e vincere, i punti si raccolgono tre alla volta. Rallentamento? Sì, ci siamo fatti fregare da alcune disattenzioni, ma allora paradossalmente mi sembra più strana la nostra partenza con l’acceleratore. Guarin? Non c’è mica niente di ufficiale! Voci di questo genere ce ne sono tante in periodi come questo, si avvicina il mercato e poi vogliono metterci pressione dall’esterno perchè abbiamo in programma partite importanti. Rinforzi? Dev’essere l’allenatore a decidere queste cose, di comune accordo con la dirigenza. Io sono un calciatore, non sono nessuno per parlare di mercato e da tempo ho imparato a non farlo. Thohir comunque vuole fare il bene dell’Inter. Per ora non posso dire di più, il nostro incontro è stato talmente breve che mi è difficile dare un’impressione reale”.
Infine, si parla della sua condizione attuale e del futuro: “Dite che sto tornando al top della condizione? Gli stessi che lo dicono magari si aspettano una nuova caduta… Quando sei da tanti anni al vertice è normale che la gente si aspetti questo. La squadra comunque sta bene, stiamo cercando un’idea precisa di gioco e siamo sulla buona strada anche in questo. Rinnovo? E’ difficile pensare al futuro, la realtà è già tanto intensa! Quando rinnoverò lo verrete a sapere, come è sempre accaduto. In tanti anni, non ho mai chiamato l’Inter per chiedere che mi venisse rinnovato il contratto”.
Alessandro Caltabiano
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