CALCIOMERCATO INTER / MILANO – Nell’incontro tenuto ad Appiano Gentile, Branca e Ausilio hanno informato Mazzarri, che in realtà già sapeva tutto. L’Inter, questa che è praticamente ancora uguale alla vecchia di fine impero morattiano, non può fare pazzie nel calciomercato che oggi ha ufficialmente aperto i battenti. Probabilmente, nemmeno in quello estivo. Si comprerà solo dopo aver venduto. E i parametri del nuovo corso sono limitati e stretti: c’è un tetto agli stipendi di 2,5 milioni. Erick Thohir non farà follie, o scelte azzardate. I nomi che girano servon solo a tenere alta l’attenzione dei tifosi (in tutti i sensi, stampa e tv), come sempre creduloni. Non tutti, per fortuna. Lavezzi: il Psg non lo cede in prestito, e poi guadagna quasi 5 milioni l’anno. Niente da fare. Lamela: il Tottenham non lo vende, anche se gioca di rado. Inoltre, è stato pagato 35 milioni l’estate scorsa. Impensabile una sua svendita giusto per far felice la dirigenza interista. Mata: stipendio da oltre 4 milioni, concorrenza forte e ricca. Inarrivabile. Non vendiamo fumo né sogni. La realtà dell’Inter, non più considerabile una ‘grande’ d’Europa, è questa. I soldi sono pochi, la situazione economica del club è assai deficitaria.
Raffaele Amato
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