INTER ICARDI MESSI BATISTUTA MARADONA KOVACIC… / MILANO – In attesa di far esplodere definitivamente il suo potenziale in campo, dopo aver fatto parlare di sè più per il gossip, e la relazione con Wanda Nara, Mauro Icardi, in un’intervista rilasciata alla rivista ‘Style’, parla dei suoi idoli, della vita milanese, della nazionale argentina. L’arrivo in Italia con l’ex fidanzata, ed i continui spostamenti:”Abbiamo deciso in accordo, stavamo insieme da più di 3 anni. A questa età sono cose belle finchè durano, lei è tornata alle Canarie da sola. Poi è venuto il resto. Sono di Rosario, la città di Messi. Da piccolo sono andato in Spagna, dove ho giocato nel Vecindario. A 15 anni mi ha preso il Barcellona, tre anni dopo la Samp e ora l’Inter”.
NAZIONALE, MESSI,BASTISTUTA,SHOPPING MILANESE E SOCIAL NETWORK – Maurito non nasconde la voglia di indossare la casacca della nazionale e spiazza tutti quando gli chiedono chi è il suo idolo: “L’Argentina? E’ una questione di cuore, mi sento sudamericano. Messi il mio mito? E’ grandioso, ma il mio idolo è Batistuta, che l’Italia conosce. Vorrei essere come lui”. Barcellona, Genova e poi Milano. Due città di mare contro il capoluogo lombardo: “Barcellona è sul mare ed è piena di centri commerciali. A Genova sono stato benissimo, mi mancavano solo i negozi. Ora sono a Milano, i top dello shopping, ma non c’è il mare. Cosa compro? Orologi, cappellini, smartphone e tablet. Social network? Sempre piaciuti, è come una droga. Il tempo libero lo passo in giro per negozi e locali e guardo qualche film in televisione. Se sto con qualche compagno di squadra? Appena arrivato a Milano Zanetti, Cambiasso, Samuel e altri interisti sudamericani mi hanno portato a spasso. Ora giro con Mateo Kovacic, che è croato, siamo della stessa età e ci capiamo bene. A parte il calcio? La caccia, che in Italia ho sospeso, e la pesca subacquea”.
INVESTIMENTI,IL PAPA, MARADONA, IL SOGNO – Giovane,brillante, da poco anche ricco: “Se ho fatto investimenti? Ho appena iniziato a guadagnare. Ho comprato una casa alla Gran canarina, poi sarà la volta di Buenos Aires. A Barcellona mi sono comprato, di seconda mano, un Hammer H2 tutto dorato. Certo non passavo inosservato”. Come tutti gli argentini, anche Maurito sembra essere religioso: “Si vede che tiene alla gente umile. Loro lo capiscono e sono con lui. Zanetti lo ha incontrato e ne parla con entusiasmo”. Non poteva mancare il capitolo Maradona: “E’ un grande, non lo giudico. Ogni argentino per lui ha una specie di venerazione. E’ un simbolo del paese”. Due anni in Serie A, in uno dei campionati più duri: “Scontri con avversari? Ne ho prese e date tante. C’è un ventrale del Bologna di cui non ricordo il nome, che quando stavo ala Samp mi ha martoriato”. Il sogno nel cassetto: “Lo ho già realizzato giocando in club importante e in nazionale. Spero che continui senza incubi”. Ultima battuta su cosa non piace degli italiani: “Spagnoli e argentini sono più allegri. L’allegria per me è come la carne grigliata: il piatto migliore al mondo”.
L.P
Il centrocampista aveva svelato in anticipo la mossa della dirigenza nerazzurra durante il matrimonio di…
La festa Scudetto dei nerazzurri, andata in scena nella serata di lunedì al termine del…
Marotta e Ausilio rischiano di dover cambiare i propri piani per l'attacco. Nuova dichiarazione a…
Bavaresi a caccia di un nuovo laterale di sinistra, complice l'oramai scontata partenza di Davies…
Il tecnico piacentino ha oramai conquistato la fiducia dell'intero popolo nerazzurro. Ecco qual è la…
La stella inglese, intenzionata a raggiungere i livelli dell'attuale numero 5 del Real Madrid, potrebbe…