INTER MAZZARRI CONTE / TORINO – A quattro giorni da Juventus-Inter, il quotidiano torinese ‘La Stampa’ ha pubblicato alcuni estratti del libro di Walter Mazzarri, che nella sua autobiografia ha riservato alcune considerazioni sull’allenatore bianconero Antonio Conte: “Nelle prime interviste dicevo che mi piaceva molto, in lui vedevo lo stesso atteggiamento che avevo alla Reggina. Quando l’hanno chiamato a Torino sono stato felice, aveva sfatato uno stupido tabù intellettuale. Se uno è bravo lo è dappertutto, anzi, quella carica emotiva può fare la differenza ad alti livelli. Sinceramente ho pensato: ‘Questo mi sta simpatico’. Poi a un certo punto ho detto che, proprio affrontando noi, aveva cambiato il sistema di gioco in cui credeva, certo di fargli un complimento. Intendevo dire che sa adattarsi a tutte le situazioni, un elogio che invece i suoi secondi – molto nervosi a Pechino, nella finale di Supercoppa contro il Napoli (11 agosto 2012) – finita tra polemiche ed espulsioni (Pandev e Zuniga) 4-2 per i bianconeri; il tutto mentre Conte scontava la sua squalifica per omessa denuncia nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse – hanno preso male. Io la parola copiato, che li ha irritati così tanto, non l’ho mai pronunciata. Anche da Conte sono arrivate dichiarazioni ingiuste e inopportune – aggiunge il tecnico dell’Inter -, ma mi è sempre rimasto il dubbio che fossero farina di un sacco altrui, magari di quello del suo ufficio stampa alla ricerca dell’ennesima polemica. Conte è migliore di certe sue parole del passato”.
R.A.
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