INTER STEFFE’ / MILANO – La salita alla ribalta (soprattutto in Inghilterra) di Demetrio Steffè, centrocampista della Primavera nerazzurra autore di uno stupendo gol contro il Milan pari età, riapre l’annoso dibattito sui giovani italiani poco o per nulla valorizzati dalle squadre italiane. Nemmeno dalla stessa Inter, questo da sempre (a memoria è dagli anni ’80 che non lancia e fa giocare in pianta stabile un proprio ‘prodotto’), eppure la propaganda di Thohir aveva fatto presagire il contrario. Ci sbagliavamo. In fondo basta buttare l’occhio sulla rosa della prossima stagione: a parte il classe ’94 Mbaye che presto andrà al Genoa (non valeva la pena puntarci da subito?) e il difensore ’95 Donkor (utile a fare numero), non ci sono giovani ai quali è stato concesso (dall’anno scorso ad oggi) di fare il salto dalla Primavera alla prima squadra. Strano che una società come l’Inter non riesca a produrre giocatori migliori di D’Ambrosio o Kuzmanovic, tanto per fare due nomi di riserve ben pagate… Per concludere: tanto vale disfarsi del settore giovanile, anzi no. Alla fine i giovani o giovanissimi sono molto utili per guazzabugli di mercato e bilancio, a maggior ragione nel calcio italiano dei Tavecchio e compagnia bella, quelli che curano solo i proprio interessi. Steffè (classe ’96) sarà come quasi tutti gli altri, un giorno o più di visibilità prima di finire chissà dove.
Raffaele Amato
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