INTER KOVACIC / MILANO – Non esageriamo nel dire che a Palermo abbia brillato solo Kovacic tra quelli in maglia bianca. Il pareggio conquistato dall’Inter porta la firma del centrocampista croato, ieri autore del quinto gol in cinque partite, in una gara schizofrenica che la squadra di Mazzarri, come ammesso dallo stesso tecnico, avrebbe potuto vincere ma anche perdere. Kovacic ha sbagliato tanti passaggi ma è stato pure l’unico a dare geometrie e vivacità alla sterile e lenta manovra interista: l’unico capace di divincolarsi dalla grande organizzazione difensiva dei rosanero, basata su un baricentro assai basso e da ripartenze veloci quanto efficaci sfruttando Dybala e il sostegno di Vazquez.
Da mezz’ala e poi da trequartista, quest’ultimo ruolo a lui poco congeniale però ieri l’ideale per sorprendere fra le linee la formazione di Iachini, il classe ’94 ha dimostrato ancora una volta di essere diventato un giocatore determinante – nel bene e nel male, soprattutto nella costruzione della fase offensiva – di questa Inter, priva nella zona nevralgica come in attacco, di elementi in grado di vincere da soli partite il cui risultato vive sul filo del rasoio. Giocando con tale continuità, è destinato a crescere ulteriormente.
Raffaele Amato
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