INTER RANOCCHIA / MILANO – La strada di Ranocchia si incrocerà presto con quella di Mancini, ora anch’egli di casa ad Appiano Gentile. Il difensore dell’Inter, ieri autore di un’ottima prestazione nella (complessiva) brutta prova fornita dall’Italia di Conte contro la Croazia allo stadio ‘Meazza’ (il match è finito 1-1), fu corteggiatissimo dal fresco tecnico nerazzurro nel gennaio scorso, quando era alla guida del Galatasaray. Allora, però, l’umbro rifiutò il trasferimento in Turchia, conquistando nei mesi successivi la (nuova) fiducia di Mazzarri e, a chiusura del cerchio, la fascia da capitano. E proprio nelle vesti di capitano, Ranocchia ha così parlato del cambio di allenatore avvenuto, con sorpresa e clamore generale, lo scorso venerdì: “Quando si muta guida tecnica la colpa è di tutti, dalla società ai giocatori – le sue parole a ‘Rai Sport’ dopo il pari con la Nazionale croata -. Purtroppo quando le cose vanno male il primo a pagare è sempre l’allenatore”.
Con Mancini la squadra tornerà alla difesa a quattro: “Non cambia niente perché noi giocatori ce la giocheremo come sempre, poi sarà il mister a fare le scelte. Ruolo preferito? Mi sono trovato bene come centrale della difesa a tre, ma in carriera ho giocato ovunque. Con Stramaccioni feci anche il centravanti…”, risponde Ranocchia che poi chiosa su Vidic, e le sue difficoltà d’ambientamento: “Ci vuole tempo per adattarsi a un nuovo modulo e a un altro campionato, però sono convinto che la sua classe verrà fuori”.
R.A.
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