INTER DERBY MANCINI / MILANO – Se per Inzaghi sarà il primo sulla panchina del Milan, per Roberto Mancini quello di domenica sarà l’undicesimo derby milanese da allenatore dell’Inter. I precedenti dieci dicono: quattro vittorie, cinque sconfitte e un pareggio (il primo, 0-0). Il tutto tenendo a conto le stracittadine valevoli per l’accesso alle semifinali di Champions League (stagione 2004-2005: 2-0 all’andata e 0-3 il ritorno, risultato a tavolino dopo il lancio dalla Curva Nord di un fumoggeno poi finito su Dida) in assoluto le più brutte assieme all’ultima – partita scialba giocata da un’Inter nel caos, in debito d’ossigeno e senza Ibrahimovic: fu inutile il gol di Cruz, vinse 2-1 la squadra allora allenata da Ancelotti – che alla fine, grazie alla doppietta in quel di Parma del ritrovato fenomeno svedese, non costò lo scudetto 2008, il sedicesimo della storia del club e il terzo in carriera (contando quello del 2006) per Mancini. Due i derby più belli e avvincenti della sua prima avventura interista: quello finito 3-4 il 28 ottobre 2006 e quello di un anno dopo, prima di Natale con il Milan di ritorno dal vittoriso Mondiale per Club. Alla punizione di Pirlo rispose Cruz, su assist di Ibra, poi Cambiasso concluse la rimonta. Favorito da una paperissima sempre di Dida. Sette anni fa, ma sembra passata una vita. Quell’Inter, come anche quel Milan, ora non ci sono più.
Raffaele Amato
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