INTER ZENGA / MILANO – Per un attimo, e non era la prima volta, Walter Zenga è stato vicinissimo alla panchina dell’Inter. Dopo il pari col Verona, una chiamata, un contatto poi rimasto tale. Infine, l’arrivo, anzi il ritorno di Mancini. E il ‘sogno’ dell’Uomo Ragno svanisce… “Il mio sogno di allenare l’Inter è finito! – ha tuonato proprio Zenga a ‘Tiki Taka’ -. Sono stato contattato. Ma è come un colloquio di lavoro: a volte ti dicono sì, altre no”. Poteva esordire nel derby, che invece gli è toccato vederlo dal divano di casa. Una stracittadina non degna dell’illustre passato: “Mi è sembrato evidente che sia stata una gara tra due squadre che avevano paura. Una arrivava da alcuni risultati negativi, l’altra da un cambio di allenatore. Ma basta anche vedere la differenza di qualità che c’è in entrambe le squadre rispetto a cinque o sei anni fa”. Nulla da invidiare a Mancini, il quale “a Genova faceva tutto: giocatore, presidente, dottore, direttore sportivo… tutto. Dominava in ogni cosa, come adesso”, per Zenga il cambio in panchina serve a troncare gli “alibi” dei giocatori, che “danno il massimo per dimostrare di essere all’altezza”. E infine precisa: “I primi due mesi sono come una luna di miele: va bene tutto”. E’ il dopo che forse spaventa…
R.A.
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