INTER THOHIR / MILANO – Cominciamo spiegando e chiarendo: il bond è una obbligazione, un titolo di credito (avete presente i famosi titoli di stato? Ecco, quelli…) che una società, in questo caso l’Inter di Erick Thohir, emette sul mercato per reperire liquidità, soldi. Perché un bond anziché un prestito da una banca, come quello elargito da Goldman Sachs (ma via Unicredit)? Perché, a differenza del prestito bancario, con quello attraverso l’emissioni di obbligazioni il tasso di interesse è molto più basso. Il patron nerazzurro, che non pensa proprio di tirare fuori soldi a ‘sbafo’ per il giocattolo Inter – anche se il portafoglio dovrà per forza aprirlo tra dicembre e gennaio -, è pronto a emettere un bond da 280-300 milioni (a inizio del prossimo anno, magari quotando l’Inter alla borsa di Hong Kong) come scrive il ‘Corriere dello Sport’, soldi necessari a coprire i debiti con agenti e fornitori vari e ad aiutare la gestione ordinaria del club. E, forse, ad accontentare almeno in parte Mancini, che spera nell’arrivo di tre-quattro rinforzi già a gennaio.
R.A.
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