INTER PAGANIN INTERVISTA/MILANO-L’ex difensore nerazzurro Antonio Paganin, ha voluto parlare della situazione dell‘Inter e ne ha approfittato per ricordare anche il suo passato, con la maglia nerazzurra, ai microfoni di Milano Sportiva. La prima questione, riguarda proprio i suoi ricordi più belli, con la squadra milanese e queste sono state le sue parole: “Beh senza dubbio le due Coppe Uefa, ma tutti quei 5 anni in cui ho avuto la possibilità di giocare in una squadra con grandissimi campioni che andava ovunque a imporre il suo gioco. Mi sono confrontato con campioni incredibili che hanno lasciato il segno nel calcio. Anche Bergkamp che secondo me non si era ambientato a Milano, ma poi ha fatto benissimo all’Arsenal. Il livello in squadra era altissimo e sono contento di essermi ritagliato il mio spazio e di essere ben ricordato. 109 presenze e un gol nel vittorioso 4-1 con la Cremonese in trasferta non si dimenticano. Sono ancora interista dentro”. Gli ricordano, anche, le due vittorie in coppa Italia con la Sampdoria di Mancini e gli chiedono se anche da giocatore, il tecnico nerazzurro era già un allenatore in campo e lui conferma: “Assolutamente si, aveva già un carisma incredibile allora. Lui è in grado di far svoltare un ambiente. I tifosi nerazzurri stiano tranquilli, ha sempre fatto bene in ambienti difficili vedi Firenze, Roma e Manchester e Inter appunto. Non deluderà nemmeno questa volta, arriverà al bandolo della matassa. Fatelo lavorare con calma e con la squadra dal ritiro di giugno e vedrete. Lo percepisco da lontano, da allenatore ma anche da chi l’ha conosciuto da vicino. Ha ben in testa il progetto e quando dice l’anno prossimo lotteremo per lo scudetto c’è da credergli. Sono in pochi a trasmettere la sua fiducia e sicurezza. Ha già in mente un’Inter vincente per i prossimi anni. Sono sicuro che la prossima estate farà un grande mercato”. Gli domandano se è rimasto in contatto con i compagni nerazzurri e lui conferma: “Sono rimasto in buoni rapporti con Angelo Orlando e Alessandro Bianchi e ovviamente mio fratello Massimo che fa il commentatore televisivo. Con gli altri ci siamo un po’ persi, ma in questo ambiente poi ci si ritrova sempre in qualche torneo o premiazione. L’ultima domanda, riguarda la situazione di Juan Jesus e Ranocchia finiti nell’occhio del ciclone e se ha dei consigli da dargli e lui dice: “Di stare tranquilli e di seguire la società che sta facendo un gran lavoro proteggendoli e dando loro fiducia e soprattutto di ascoltare il Mancio. Le prospettive le hanno,cresceranno anche loro”.
Luigi De-Stefani
Luigi De-Stefani
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