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Inter-Chievo 0-0, le pagelle: tradiscono Brozovic e Guarin, si salva Vidic

Brozovic e Mancini

SERIE A PAGELLE INTER-CHIEVO / MILANO – L’Inter non va oltre lo 0-0 in casa col Chievo nella 34esima giornata di Serie A e vede complicarsi la corsa per l’Europa League. Tante insufficienze tra i nerazzurri, specie a centrocampo, dove Guarin, Brozovic ed Hernanes non convincono. Mancini fatica a dare un gioco ai suoi contro le squadre che si coprono. Tra i pochi a salvarsi c’è Vidic. Ecco le pagelle di Interlive.it:
INTER

Handanovic 6 – Inoperoso nel primo tempo, respinge un paio di conclusioni da fuori area nella ripresa. Decisivo su Paloschi a venti minuti dal termine. Salvato dalla traversa sulla gran botta di Biraghi.

D’Ambrosio 6 – Dovrebbe essere il terzino che spinge, ma i suoi rari cross non fanno paura alla difesa clivense. Nel finale prova con un paio di incursioni a trovare l’assist vincente senza fortuna.

Ranocchia 5,5 – C’è poco lavoro per lui in difesa. All’ultima azione si fa saltare da Paloschi rischiando di concedere il vantaggio ai veronesi.

Vidic 6,5 – Attento in difesa, è il più pericoloso dei suoi con un paio di colpi di testa su corner, uno dei quali si stampa sul palo.

Juan Jesus 6 – Migliora la fase offensiva rispetto alle ultime uscite da terzino, ma non è dai suoi spunti che ci si può attendere la giocata vincente.

Brozovic 4,5 – Preferito al connazionale Kovacic, non ripaga la fiducia di Mancini con una prestazione davvero incolore farcita di errori in fase di impostazione e di conclusione. – dal 53′ Podolski 5 – Stavolta non è il salvatore della patria: avulso dal gioco, non trova mai il guizzo giusto.

Medel 6 – Il solito lavoro di copertura davanti alla difesa.

Guarin 4,5 – Nel primo tempo calcia in porta da ogni posizione, ma non centra mai lo specchio. Nella ripresa, col cambio di modulo, sparisce.

Hernanes 5 – Più lento e meno ispirato del solito: cerca molto più il tiro che l’assist con risultati negativi.  – dal 64′ Shaqiri 5 – Dovrebbe dare una scossa in attacco, ma come Podolski non riesce a creare nulla di buono.

Palacio 6,5 – Come spesso accade è costretto ad agire da ala più che da seconda punta. Corre, lotta e cerca di fornire assist ai compagni che però non sono in giornata. – dal 77′ Kovacic s.v.

Icardi 5,5 – Servito col contagocce dai compagni, prova il golazo in rovesciata ma non inquadra la porta.

Mancini 4 – Le sconfitte di Sampdoria e Genoa dovrebbero dare la carica in chiave Europa League. E invece la squadra è lenta e priva di idee indipendentemente dai moduli e dagli interpreti in campo. Dopo Parma e Cesena, ancora un pareggio casalingo contro una piccola che a fine campionato probabilmente costerà carissimo.
CHIEVO

Bizzarri 6 – Bravo in uscita e sui cross dalle fasce. Salvato dal palo sul colpo di testa ravvicinato di Vidic.

Schelotto 5,5 – In difficoltà da terzino su Palacio, rischia un clamoroso autogol ad inizio ripresa.

Dainelli 6,5 – Fa bella figura in copertura su Icardi. – dal 60′ Sardo s.v.

Cesar 6 – Ricorre spesso al fallo per fermare l’azione.

Frey s.v. – dal 7′ Biraghi 6,5 – Soffre nel primo tempo, cresce nella ripresa quando sfiora il gran gol con un tiro da fuori.

Izco 6 – Spostato sulla fascia rende meno.

Radosevic 6 – Bene in copertura, meno in fase di impostazione.

Christiansen 5,5 – Dovrebbe essere il regista di centrocampo, ma gioca pochi palloni.

Hetemaj 6,5 – Finchè resta in campo è tra i migliori dei suoi, abbinando quantità e qualità sulla fascia sinsitra. – dal 57′ Gamberini 6 – Mezz’ora senza sbavature al centro della difesa.

Paloschi 6 – Ha un paio di chance nel finale, sempre murato da Handanovic.

Meggiorini 5,5 – Svirgola un paio di palloni da buona posizione e spreca altrettanti contropiede.

Maran 7 – C’è un motivo se il suo Chievo vanta la quarta miglior difesa del campionato: il buon vecchio catenaccio e contropiede gli assicura una salvezza tranquilla.
Arbitro Guida 5,5 – Tradito dall’assistente De Pinto nel primo tempo che ferma tre azioni offensive dell’Inter per altrettanti fuorigioco inesistenti.
Maurizio Russo

Maurizio Russo

Nato nel 1982, da sempre appassionato al calcio, praticato e raccontato in tutte le sue forme: da giocatore e da arbitro in campo, da giornalista sin dal 2009. Numeri, curiosità, retroscena e non solo del calciomercato mi hanno portato a fare della passione una professione.

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