INTER KONDOGBIA KOVACIC MANCINI / BRUNICO – Contro il Carpi Geoffrey Kondogbia si è caricata l’Inter sulle spalle, almeno per i quarantacinque minuti che è stato in campo. Il centrocampista francese, schierato da mezz’ala sinistra nel 4-3-3, ha giocato a testa alta mettendo sostanza e qualità, proteggendo la difesa e tutto il reparto di mezzo dando anche supporto davanti e servendo l’assist a Palacio per il momentaneo 1-0. Mancini è rimasto soddisfatto della sua prestazione, la prima da titolare anche se non in gare ufficiali, aggiungendo che “può ancora migliorare“. Poco entusiasmo (per usare un eufemismo) del tecnico, invece, per Mateo Kovacic versione ‘regista’. Il croato, comunque schierato davanti alla difesa perché non c’è Medel e perché non è ancora arrivato il centromediano chiesto da Mancini (è sempre corsa a due tra Felipe Melo e Mario Suarez, ma serve prima una cessione nel reparto), non ha brillato: “Mateo ha le qualità per fare quel ruolo ma dipende da lui – ha detto Mancini a fine gara, come riporta ‘Tuttosport’ -. Oltre a giocare molti palloni, deve anche recuperarne molti. Lì deve crescere. Stesso discorso riguarda la posizione e i movimenti senza palla“. Insomma, Mancini non ha ‘bocciato’ Kovacic, ma rimandato… sì.
R.A.
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