INTER MURILLO / SHANGHAI (Cina) – La sua velocità e la sua personalità hanno subito conquistato Roberto Mancini. Parliamo di Jeison Murillo, uno dei primi acquisti della seconda gestione manciniana, anche se approdato in nerazzurro solo una decina di giorni fa, e fra i migliori in campo nell’amichevole (che ha poi dovuto abbandonare in anticipo causa infortunio) in terra cinese contro il Bayern Monaco: “Abbiamo giocato contro una delle migliori squadre al mondo e questa amichevole ci è servita per lavorare e per crescere. Siamo all’inizio della stagione e di progressi ne dobbiamo fare molti”, ha detto il centrale colombiano a ‘La Gazzetta dello Sport’.
Come sta il polpaccio? “Ieri non mi sono allenato e ho fatto messaggi e terapie. Ma non è niente di serio, sto bene. Infatti non faremo neppure gli esami strumentali. Contro il Bayern mi sono fermato in tempo, per precauzione. E’ inutile rischiare a questo punto della stagione”. Ovviamente è ancora work in progress l’intesa con Ranocchia, aspettando Miranda: “Con Andrea ho un buon rapporto. Ci alleniamo insieme e stiamo cercando di trovare un buon feeling, ma certo per capirci è importantissimo giocare in partita”.
La storia di Murillo con l’Inter inizia nel 1999, con Inter Campus: “Avevo 7-8 anni. Ero nell’Andres Sanin, la squadra di un quartiere di Calì. L’Andres Sanin è un satellite di Inter Campus. Ho trovato persone molto brave che mi hanno trattato bene e mi hanno fatto giocare a calcio. Porto dentro di me il ricordo di un bel posto. Al termine di quell’anno sono andato al Deportivo Calì dove ho fatto tutta la trafila, delle giovanili fino a 17 anni”, dice il difensore che sabato affronterà il suo connazionale e amico Bacca nel derby col Milan.
“Mi hanno già detto quanto è importante la sfida coi rossoneri. Per tutti, specialmente per i tifosi. Anche se si tratta di un’amichevole ovviamente ci teniamo a far bene. In questo momento dell’anno è importante lavorare e anche se non ci sono in palio i tre punti vogliamo vincere. Carlos è molto potente fisicamente, un attaccante davvero forte. Marcarlo non sarà facile, ma se giocherò diciamo che ho il vantaggio di conoscerlo bene”. Per Murillo sta nascendo un’Inter da scudetto: “Ne sono convinto, l’Inter è un grande club e il suo obiettivo deve essere sempre quello di puntare al massimo. Con il lavoro possiamo toglierci grandi soddisfazioni”.
R.A.
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