CALCIOPOLI CASSAZIONE MOTIVAZIONI MOGGI / MILANO – Sono da poco note, e non sorprendono, le motivazioni della sentenza con cui la Cassazione lo scorso marzo dichiarò prescritto il reato di associazione a delinquere ad alcuni imputati, tra questi – il più famoso – Luciano Moggi. Secondo la Cassazione, quello dell’ex direttore generale della Juventus “era uno strapotere esteso anche agli ambienti giornalistici ed ai media televisivi che lo osannavano come una vera e propria autorità assoluta”. Dai giudizi che Moggi esprimeva in tv o sui media in generale “potevano dipendere le sorti di questo o quel giocatore, di questo o quel direttore di gara con tutte le conseguenze che ne potevano derivare per le società calcistiche di volta in volta interessate”. Lui era ed è stato “l‘ideatore di un sistema illecito di condizionamento delle gare del campionato 2004-2005 (e non solo di esse)”.
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