INTER ROMA ICARDI INTERVISTA MEDEL / MILANO – “Senza il calcio forse avrei fatto il trafficante di droga”. Parole forti quelle utilizzate da Gary Medel, uno dei giocatori più importanti dell’Inter targata Mancini: “Fino a un certo punto della mia vita ho fatto tante cazzate – confessa il cileno a ‘La Gazzetta dello Sport’ -. Una volta, alle sette di mattina, mi sono addormentato mentre ero alla guida, persi il controllo della mia auto e, visto che ero senza cintura, uscii dal parabrezza mentre stavo andando a 140 all’ora. Mi risvegliai in ospedale non sentendo più la gamba. Poi fortunatamente la risentii quando il mio procuratore venne a trovarmi e mi diede una pacca su di essa. Quello fu un segnale che mi rese ancora più forte”. Difensore, terzino, centrocampista, lo puoi mettere quasi ovunque sapendo che non ti deluderà mai. E domani sera, dopo la panchina di Bologna, è pronto a riprendersi una maglia da titolare nel big match contro la Roma: “I giallorossi sono un’ottima squadra, giocano a calcio e sono compatti. A loro toglierei Nainggolan, che corre, pensa, dà assistenza e vede la porta. Come si batte la Roma? Con testa, cuore, intelligenza. E palle! E’ una partita-scudetto, batterli significa non farli scappare e sorpassarli. Ci siamo anche noi per il titolo ma dobbiamo smetterla di fare certi errori, non si deve perdere più punti come quelli di Palermo – risponde e sottolinea Medel che poi ‘punge’ Icardi, il quale ha detto che quest’anno riceve pochi palloni -. In parte ha ragione, il problema c’è però non è colpa di uno o del mister: dipende da tutta la squadra, tutta, perché nessuno al mondo è più importante della squadra. Io la penso così”.
R.A.
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