INTER KONDOGBIA / MILANO – Inter, è innegabile che il rendimento di Kondogbia – l’acquisto più costoso dell’ultima campagna acquisti nerazzurra – sia stato ben al di sotto delle aspettative: “Sicuramente posso fare meglio – ha detto lo stesso centrocampista francese ai microfoni del ‘Corriere dello Sport’ -, però sono giovane e di fronte a me ho tempo per dimostrare quello che valgo“. I circa 38 milioni compreso bonus spesi da Thohir per il suo cartellino non avrebbero però inciso in negativo: “A 21 anni sono passato dal Siviglia al Monaco per 20 milioni e quindi a luglio sapevo a cosa sarei andato incontro. Psicologicamente non mi sono mai fatto condizionare dalla cifra spesa per me, questa era ed è una situazione che conosco e che ho già provato. Non saprei dire se i tifosi interisti finora abbiano visto o no il ‘vero’ Kondogbia, sono gli altri che debbono giudicare il mio rendimento. Comunque io tra Milan e Inter risceglierei ancora l’Inter, e la classifica è dalla mia parte”. Per il suo arrivo è stato determinante Mancini: “Il mister mi ha dato molta fiducia e mi ha convinto a venire qui. Voglio far bene per sdebitarmi“.
Lo jesino voleva e forse ancora vorrebbe farlo diventare una sorta di Yaya Touré 2.0: “Le caratteristiche le ho, ma adesso sta a me diventare un giocatore in grado di difendere, attaccare e segnare, proprio come l’ivoriano”, che qualcuno ancora sostiene possa sbarcare alla Pinetina la prossima estate: “Sicuramente sarebbe bello giocare assieme a lui, anzi un vero sogno“. A Kondogbia manca la Champions, che i nerazzurri non giocheranno nemmeno l’anno venturo: “Matematicamente il terzo posto è ancora raggiungibile – evidenzia il transalpino -, per questo dobbiamo continuare a crederci. Peccato aver lasciato punti per strada, abbiamo pagato a caro prezzo i nostri errori. Ora è il momento di non fare calcoli, di provare a vincerle tutte, a cominciare dalla partita col Frosinone“. Il rendimento altalenante rischia seriamente di fargli perdere gli Europei, a tal proposito il centrocampista risponde mostrando grande maturità: “Per le ultime due amichevoli ero infortunato, ma non so se è questo il motivo della non convocazione. Ma nella vita bisogna essere realisti. Non è un problema non essere convocato quando so che non lo merito. E per il momento non ho fatto abbastanza per andare agli Europei”.
R.A.
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