INTER MANCINI CALENDARIO VERTICE CON THOHIR / PORTLAND (Stati Uniti) – Ieri a Milano è stato sorteggiato il calendario della Serie A 2016-2017, al via tra il 20 e il 21 agosto. Partenza agevole per l’Inter: Chievo all’esordio, poi Palermo in casa e Pescara in trasferta. Ma alla quarta giornata ecco il big match contro la Juventus, a ‘San Siro’. Il trittico duro è dalla 13esima alla 15esima: derby col Milan, Fiorentina al ‘Franchi’ e sfida col Napoli al ‘San Paolo’. “Al giorno d’oggi non si può dare per scontata nessuna partita, soprattutto nel campionato italiano. Poi quest’anno, rispetto alla stagione appena conclusa, avremo anche da affrontare l’Europa League giocando sempre di giovedì. È una stagione nella quale si sono disputate Europeo e Coppa America e tutte le grandi squadre avranno da inserire gradualmente giocatori che hanno partecipato a queste competizioni. Noi stiamo lavorando duramente da inizio luglio per farci trovare pronti, utilizzeremo le amichevoli che avremo per prendere sempre più il ritmo partita”.
Questo, apparso su ‘inter.it’, il commento di Mancini al calendario di A dei nerazzurri. A proposito: ma sarà davvero Mancini a guidare l’Inter anche il prossimo anno? Oggi negli Stati Uniti lo jesino avrà un faccia a faccia decisivo per il suo futuro e per quello della stessa Inter con il Presidente Erick Thohir. Come riporta ‘La Gazzetta dello Sport’, il tecnico chiederà il rinnovo del suo contratto in scadenza nel 2017, maggiore coinvolgimento nel mercato, quello in entrata fermo all’acquisto di Ansaldi, e più chiarezza sugli obiettivi. Se le risposte e spiegazioni dell’indonesiano non dovessero convincerlo, è quasi certo che l’azionista di minoranza dica no al prolungamento del suo contratto facendo leva sulla clausola rinnovo che scade a dicembre, Mancini potrebbe anche decidere di chiudere qui la sua seconda avventura in nerazzurro. Una risoluzione del contratto, con ovviamente annessa buonuscita, non è da escludere. Anzi, è da prendere in seria considerazione visto il pessimo stato d’animo del ‘Mancio’, deluso dal mercato finora bloccato e scarsamente indirizzato verso i giocatori da lui segnalati, nonché dalla totale o quasi mancanza di comunicazione con la nuova ma anche con la vecchia proprietà. Mancini si sente messo da parte, isolato e senza la fiducia del club, per questo non sorprenderebbe un suo addio. Per la panchina è già stato allertato Leonardo, designato traghettatore prima di (forse) Simeone.
R.A.
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