INTER BAYERN MONACO / MILANO – Rummenigge si perde nei ricordi. Il dirigente tedesco, amministratore delegato del Bayern Monaco, incontrerà stasera quell’Inter in cui è stato protagonista – da calciatore – tra il 1984 e il 1987, e che nel 2010 gli ha sottratto la Champions League in finale. L’ex attaccante, però, dimostra di averla presa con filosofia. “Quella sera, dopo la partita, ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti che da quel momento non dovevamo più soltanto diventare campioni di Germania, ma che avremmo dovuto vincere sul piano internazionale. Abbiamo deciso di riuscirci e ce l’abbiamo fatta, tanto che ora siamo secondi nel ranking Uefa”, ha dichiarato ‘Kalle’. “Nel 2010 eravamo arrivati in finale in maniera sorprendente, e quella sera ci mancava Ribery, ma comunque avremmo potuto vincere”.
Rummenigge si concede poi una digressione sui tre anni trascorsi in nerazzurro: “L’esperienza all’Inter fu un passaggio molto interessante della mia vita. Ho imparato tantissimo, una nuova cultura, una nuova lingua. Credo che è anche per merito di quella storia che adesso posso capire Ancelotti nella maniera giusta”. E sull’ex tecnico di Milan e Juventus, adesso alla guida del Bayern, ha aggiunto: “Me lo ricordo bene anche da calciatore, all’epoca in cui io ero all’Inter lui giocava nella Roma. Abbiamo giocato un paio di volte uno contro l’altro, però non mi poteva mai contrastare, non era certamente il calciatore più veloce”, ha scherzato. I due, qualche settimana fa, sono anche stati protagonisti di un divertente spot della Audi.
A.C.
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