TOTTENHAM-INTER 6-1 MANCINI SUNING RINNOVO / OSLO (Norvegia) – Un buon primo tempo nel quale sono stati messi in luce i soliti pregi e i ben noti difetti, un secondo drammatico e sintomatico del periodo delicato, caotico che sta attraversando il club, l’allenatore e di conseguenza la squadra, ieri per la prima volta al completo o quasi. A Oslo si è giocato per 45 minuti a calcio, per gli altri 45 a tennis. E infatti con un punteggio tennistico, 6-1 set e match (per fortuna amichevole), il Tottenham ha schiantato l’Inter di Mancini che poi ai microfoni del canale tematico nerazzurro ha provato a gettare acqua sul fuoco.
“A nessuno piace perdere, soprattutto così, ma al di là del risultato il primo tempo è stato ottimo, con i giocatori insieme per la prima volta che hanno fatto vedere cose importanti – le parole del tecnico -. Dal 50′ in poi abbiamo sbagliato troppo e il risultato è figlio di questa situazione. Perdere non è mai bello, ma non bisogna fare drammi. Preferisco giocare contro squadre forti perché al di là dell’entità della sconfitta è meglio affrontare formazioni di un certo livello”. Almeno a parole lo jesino si mostra fiducioso per la stagione ormai alle porte: “Dobbiamo lavorare molto per trovare la giusta condizione, tuttavia credo che abbiamo le potenzialità per arrivare tra le prime tre”. Tradotto: per andare in Champions, il traguardo minimo ma anche massimo a cui potrà aspirare questa Inter, a patto che i cinesi si sbrighino a creare una società forte in grado di dettare la linea a tutto l’ambiente.
Contro gli ‘Spurs’ ha giocato un’ottima partita Ever Banega. L’argentino, bravo a prendersi palla sia a metà campo che sulla trequarti oltreché a pescare i compagni meglio piazzati, ha subito dimostrato di poter essere il valore aggiunto della squadra nerazzurra: “È un calciatore che deve essere libero di giocare, è bravo e abbiamo bisogno di inserimenti da dietro per fare gol. Lui e il resto della squadra hanno giocato insieme per la prima volta, quindi lavorando possono migliorare ancora”.
La scoppola di Oslo non è stata presa bene dalla società, ma la posizione di Mancini non sembra essere (tornata) a rischio. Anzi, secondo ‘La Gazzetta dello Sport’ Suning avrebbe offerto al tecnico il rinnovo del contratto, probabilmente fino a giugno 2018. Mancini è intenzionato a valutare con calma questa proposta, prima vorrebbe avere ben chiaro i programmi e vedere come verrà riorganizzato l’assetto dirigenziale. Nell’assemblea di ottobre, infatti, potrebbe uscire definitivamente di scena Erick Thohir.
Raffaele Amato
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