INTER ANALISI BERGOMI / MILANO – A Beppe Bergomi quest’Inter piace: “La squadra ha trovato un’identità tattica nel 4-3-3 che può modularsi a seconda della posizione di Banega e Joao Mario. Trovare la base di una squadra è sempre il punto più complicato e allo stesso tempo importante”. Però, allo stesso tempo, non vuole sbilanciarsi nei giudizi: “E’ ancora presto per dire se abbia intrapreso la svolta definitiva – le sue parole a ‘La Gazzetta dello Sport’ -. Aspettiamo altre prove, aspettiamo di incastonare altre partite in una stagione che comunque è lunga e piena di insidie”.
Il punto debole, secondo lo ‘Zio’, resta la difesa: “Joao Miranda deve mettere toppe pezze un po’ qui e un po’ lì. Il reparto si sta comportando bene, a Empoli per la prima volta non ha subito gol, ma la concentrazione non sembra essere la stessa durante l’arco della partita. Si vedono alcune sbavature che dovrebbero essere limitate in maniera tale da elevare il rendimento su livelli alti”. Comunque, fiducia massima in de Boer: “Dall’esterno si percepisce che è seguito dal gruppo e anche la gestione del ‘caso’ Brozovic lo documenta. Lui è un allenatore di rottura rispetto alla tradizione italiana: anche quando perdeva si presentava davanti alle telecamere per spiegare come erano andate le cose con pacatezza”.
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