ROMA-INTER NEWS / TRIGORIA – Dopo Frank de Boer, anche Luciano Spalletti ha parlato in conferenza alla vigilia di Roma-Inter. Queste le parole del tecnico giallorosso: “Indisponibili? Al momento non ho Vermaelen che riprenderà a lavorare sul campo dalla prossima settimana. Fino a questo momento sia noi che l’Inter abbiamo dato pochi segnali precisi, le prestazioni sono un po’ altalenanti e per noi diventa fondamentale far bene, mostrare di aver raggiunto un buon livello. Anche perché l’avversaria è forte, l’Inter è forte come la Roma e prima o poi farà vedere tutto il suo potenziale. De Boer lo conosco poco, ma mi sembra una persona seria e professionale e merita tempo per lavorare. Ha già mostrato cose importanti, ha avuto prese di posizione scomode che hanno dimostrato personalità, è sicuro del proprio ruolo. Spesso si giudica troppo in fretta, sapete meglio di me come funziona: c’è la necessità di lanciare notizie tutti i giorni, perciò si dice qualsiasi cosa e tutto viene ingigantito, si passa da una settimana in cui gli danno dell’incapace a una in cui è un fenomeno. Forse bisognerebbe fare una scelta di cultura diversa”.
“Roma poco equilibrata? Ci sono tanti numeri che non conoscete e che io devo valutare. Non contano solo gol, assist e gol subiti. A me interessano anche i raddoppi di marcatura, la chiusura delle linee di passaggio, il saper andare oltre la linea difensiva: sono numeri che non vi interessano, che non vedo mai sui giornali, eppure contano molto sull’andamento della partita. Dipendenza da Totti? A giugno volevate fargli fare il tour dell’ultima partita e adesso lo volete titolare, bisogna stare a metà strada e trovare una soluzione. A ogni modo non dico se giocherà o meno, non voglio dare un vantaggio all’Inter“.
“La filosofia offensiva di de Boer può essere un problema se non riusciamo a sviluppare il nostro gioco. Io preferisco essere attaccato, se sono bravo riesco a trovare spazi dietro la linea difensiva. Ma se ti attaccano forte e bene, hai paura e a volte perdi la palla. Dipende dall’intensità, dalla velocità e dalla capacità di trovare idee. Io vicino ad allenare l’Inter? Non ne ho mai parlato e non ne parlo, ho allenato le squadre che si sono interessate a me e sono contento di quello che ho fatto. Sono tutte cose che mi hanno dato moltissimo, e che spero di rifare per migliorare ancora o vivere emozioni nuove”.
Altra domanda su Totti: “Per me conta il gruppo e lui è dentro la squadra, che giochi o no. In questo momento sta giocando di più, ma io sono concentrato sulla squadra: se migliora sono contento, se non va bene sono preoccupato. Se Totti fa più gol e giocate io sono contento e tengo presente che può aiutare i suoi compagni a trovare solidità dal punto di vista mentale, però valuto sempre quello che ritengo giusto per la squadra”.
A.C.
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