EX INTER MAZZARRI / LONDRA (Inghilterra) – Ai microfoni del ‘Corriere della Sera’ Walter Mazzarri non ha nascosto il rammarico per la fine della sua avventura sulla panchina dell’Inter, avvenuta ormai nel novembre di due anni fa: “Al tempo ero dispiaciuto per non aver avuto potuto concludere il ciclo che avevamo avviato, riportando i nerazzurri in Europa. C’era il rammarico di non aver potuto completare il lavoro, ecco. Quello sì. Ma sono abituato a guardare avanti – ha detto il tecnico toscano, ora alla guida del Watford, prima di lanciare una frecciata alla sua ex società rispondendo a proposito del possibile esonero di Frank de Boer -. Il tempo è galantuomo, però quando una società sceglie un allenatore dovrebbe farlo in maniera convinta. Dargli il tempo giusto per esprimere le proprie idee di calcio. Se mi hanno infastidito le etichette di antipatico e lamentoso? Non mi riconosco. Ho avuto la forza e anche un po’ la presunzione di fregarmene. Sono autocritico, ma sempre orgoglioso di quel che faccio, nel bene e nel male”.
Conclusione un po’ autoreferenziale su Icardi, giocatore assolutamente decisivo per l’Inter: “Sono stato l’allenatore di Mauro e all’epoca si è comportato bene. Era un giovane che abbiamo aiutato a crescere, parlavo con lui quasi tutti i giorni. E ci ha regalato soddisfazioni”.
R.A.
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