INTER AUSILIO / VIAREGGIO – “La scelta di ingaggiare Pioli è stata molto serena e ponderata. Suning e la dirigenza hanno ritengono che possa essere una garanzia per il presente e il futuro. Un futuro che dev’essere fatto sicuramente di grande lavoro, preparazione e conoscenza dei calciatori. Il mister ha una grande determinazione e passione, che ha dimostrato fin già dai primi giorni di lavoro se non addirittura dalla conferenza stampa. Derby? La partita giusta al momento giusto“.
Così Piero Ausilio ai microfoni di ‘Sky Sport’ prima di ricevere a Viareggio il premio ‘Gherardo Gioè’: “Casting? Capisco il lavoro dei media, ma non è una cosa che abbiamo fatto. Con la proprietà abbiamo solo incontrato chi di dovere, non ho visto questa straordinarietà. Alla fine è stato scelto l’allenatore migliore per l’Inter in questo momento – ha risposto il ds nerazzurro prima di parlare di Gabigol, finora oggetto misterioso -. In Italia non c’è pazienza. Ci siamo dimenticati del poco tempo dato a Philippe Coutinho, che poi abbiamo dovuto sacrificare. Dal giovane si pretende subito che risolva le partite da solo. Gabriel è bravo, però ha davanti a sè tanta gente di qualità. E’ un ragazzo serio che deve lavorare e aspettare il suo momento come gli altri attaccanti, da Eder a Palacio fino a Jovetic, tutti calciatori importanti per noi”. Chiosa sugli obiettivi di questa finora negativa – stagione: “Siamo indietro in classifica, ma il traguardo a cui ambiamo è lo stesso: la Champions“.
R.A.
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