INTER ZENGA DERBY / MILANO – Nemmeno a ‘La Gazzetta dello Sport’ Walter Zenga è riuscito a nascondere l’amarezza per non essere stato chiamato dall’Inter per il dopo-de Boer: “Io sono stato a Wolverhampton 87 giorni e in quello stesso periodo la società ha cambiato tre allenatori. Non è facile riprendersi da una botta così. Nei giorni dei colloqui avevo pensato ad una combinazione del destino: via io dai Wolves, via De Boer dall’Inter. Non sono falso e neanche ipocrita: ci avevo sperato sì, anche stavolta. Chi ha avuto meno pazienza, il Wolves o l’Inter? Il Wolverhampton con me, sicuro. Ma abbiamo una cosa in comune: proprietari cinesi… – ha detto l’Uomo Ragno’ prima di affrontare l’argomento derby, in programma fra tre giorni -. In una partita del genere non c’è mai una favorita vera: è la partita delle incognite e quella di Pioli oggi è piena di incognite. L’importante è trasformare la negatività in positività: come ha fatto Montella. Come giocherebbe? Con un 4-2-3-1, mettendo Jovetic dietro Icardi. Anche se l’uomo derby potrebbe essere Eder, superprofessionista e grande uomo. Pericoli? Bacca. Mi spaventa il fatto che un bomber come lui non segni da cinque partite”, ha concluso Zenga.
R.A.
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