AUSILIO MERCATO / Piero Ausilio preferisce dividere i meriti per la scelta, fin qui indovinata, di affidare a Stefano Pioli la complicata eredità di Frank de Boer: “Sono soddisfatto del mister, ma il suo arrivo è stato deciso da tutti. Non esiste mai la paternità nella scelta di un allenatore, che è la figura più importante del club con il presidente, ed è stata fatta in sintonia con Suning e la proprietà. Qualche rimpianto per aver preso de Boer dopo Mancini? Nessuno, ora dobbiamo guardare al presente e al futuro: questo è di Pioli, il passato può essere servito per stare più attenti e fare esperienza – ha risposto il ds dell’Inter ai microfoni di ‘Premium Sport’ -. De Boer è un ottimo allenatore, in quel momento ha avuto delle difficoltà legate anche ad altre situazioni. Non è l’unico responsabile di due-tre mesi che non sono stati i migliori per noi. Con Pioli siamo partiti bene e vogliamo continuare a farlo”.
Nell’intervista Ausilio ha detto che “la partita col Bologna è importante” perché l’Inter “tiene molto alla Coppa Italia che potrebbe essere il primo trofeo del nuovo corso”, e ha toccato anche l’argomento calciomercato escludendo l’arrivo di nuovi rinforzi dopo Gagliardini e la cessione dei cosiddetti giocatori ‘importanti’: “Il nostro mercato in entrata è chiuso. Questa è la rosa che volevamo, adesso c’è da cedere solo qualche giovane (ovvero Yao, Miangue e Gnoukouri). Escludo quelle di Banega, Palacio, Eder, Gabigol e Kondogbia. Ora il francese sta dimostrando tutto quello che vale, ma le sue qualità ci erano note già prima”. Potrebbe invece partire Andrea Ranocchia: “Per lui ci sono delle opportunità anche all’estero – ha svelato il ds -, comunque parleremo con lui per capire se vuole trovare più spazio altrove o se vuole giocarsi le sue opportunità qui: saremo ben felici di tenerlo, in caso contrario troveremo la migliore soluzione per lui e per noi”.
Chiosa su Jovetic, che ha iniziato alla grande la sua avventura al Siviglia. Una buona notizia per l’Inter, che in caso di riscatto farebbe plusvalenza liberandosi di un ingaggio pesante: “Stevan è un ragazzo e giocatore eccezionale oltreché un grandissimo professionista. Sono contento e convinto che farà molto bene a Siviglia, poi vedremo la situazione il prossimo giugno. È un nostro giocatore, un investimento che abbiamo fatto e questi risultati ci stanno dando ragione”.
R.A.
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