INTER SPALLETTI / Prima della conferenza stampa al Centro sportivo Suning, il nuovo tecnico dell’Inter Luciano Spalletti ha risposto su Facebook alle domande dei tifosi interisti, annunciando il suo approdo – anche se non immediato – sui social network: “Mi sto attrezzando per essere più vicino ed avere più contatto con i tifosi. Farò un profilo ucciale e chiederò aiuto a voi”.
Che significa guidare un’Inter che sta arrivando? “E’ importante, bisogna creare subito un senso di appartenenza, saper riconoscere la maglia che si veste, quanto pesi e dare un’impronta forte. E’ sempre il campo, poi, che crea le attenzioni maggiori”.
Mercato estivo? “Se non arrivano i risultati si tende a pensare che niente vada bene. La posizione dell’Inter in classifica deve migliorare, diventerà fondamentale cambiare qualcosa per colmare il gap dei punti che ci separano dalle posizioni che ci dividono dalle coppe”.
“L’amore per la maglia e la voglia di onorarla è fondamentale. Voglio che tutti quelli che lavorano per la squadra la viva come la vivo io. Senza appartenenza non arrivano i risultati. Io per primo devo assorbire tutto quello che è l’Inter, i calciatori devono restituire un messaggio ai tifosi che ci sono vicini da ogni angolo del mondo. Con loro bisogna essere chiari, rispettosi ed evidenziare subito la fede calcistica e l’appartenenza”.
“Voglio riportare l’Inter a contatto con la sua storia. L’Inter deve essere una squadra che faccia pulsare i cuori dei suoi tifosi, scendendo in campo con un’identità ben precisa. E’ una sfida, la più bella che potesse capitarmi”.
La Primavera campione d’Italia può fornire alcuni giocatori alla prima squadra? “Grandissimi complimenti a Stefano Vecchi per aver conquistato un titolo che è complicato vincere. Chiaramente i complimenti si allargano ai campioncini della Primavera. Noi dovremo andare a guardare loro, nel caso specifico saremo noi a dover copiare loro!”.
Appuntamento al ritiro di Brunico, per i primi saluti e i primi cori: “Io faccio parte di uno staff ben fornito di bravi professionisti. Niente cori per Luciano Spalletti, perché non faccio io i gol. Se i tifosi ci staranno vicini ci daranno una grossa mano, più siamo a remare dalla stessa parte e prima si riusciranno a impattare squadra e storia. Una storia grande”.
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