INTER-SAMPDORIA, ICARDI / MILANO – Nunzio Marchione, riconosciuto come lo scopritore di Mauro Icardi, è stato intervistato dal Secolo ‘XIX’: “Di Icardi mi colpì subito il fatto che a 15 anni era già maturo e pronto a vivere fuori di casa. E naturalmente la capacità innata di partire mezzo secondo prima del difensore mettendosi dove serviva: un fenomeno, si vedeva. Visto che il Barcellona continuava ad ignorarlo e io che ero diventato il suo agente, gli promisi di trovargli un club in Italia e lui sognava l’Inter perché era cresciuto con il poster di Zanetti”.
“Nel maggio del 2012 sigla la rete alla Juve Stabia che garantì i playoff di B. Pochi mesi dopo segnò pure in A nel primo derby. Dobbiamo dire grazie all’allora ds Sensibile se andò così: fu lui il primo a impuntarsi perché Atzori lo portasse in ritiro. Ricordo che mesi dopo Pellè gli fece lo sgarbo di togliere il numero 99 volendolo per sé, con Mauro che ripiegò sul 98. Tutte cose che, unite ai pochi minuti in campo, penalizzarono il feeling tra Maurito e la Samp. Finì all’Inter anche perché il club voleva incassare i 13 milioni, questo penso sia stato chiaro a tutti. Certo, l’Inter era il suo sogno, ma Mauro non è certo così che avrebbe voluto finisse con la Samp che aveva creduto in lui per prima” ha concluso.
S.M. – www.interlive.it
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