FIORENTINA INTER PIOLI / La partita contro l’Inter, in programma domani sera al ‘Franchi’, sarà molto ‘speciale’ per Stefano Pioli, interista doc e tecnico dei nerazzurri da ottobre a maggio scorso, quando Suning decise per il suo esonero a tre giornate dalla fine del campionato: “Non ho rimpianti né sassolini da togliere: rifarei tutto – ha detto l’attuale tecnico della Fiorentina ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’ – So che quel crollo sembrò inspiegabile, ma non lo fu. Spendemmo tanto in una rincorsa folle, impossibile, e il ko con la Sampdoria fu lo spillo che sgonfiò all’improvviso il nostro involucro di motivazioni. Venute a mancare quelle il buco si allargò finché il pareggio nel derby al 97′ sgonfiò tutto. Ma oggi l’ambiente è diverso da allora: comunque più solido, consapevole. E Spalletti è in panchina da luglio: un conto è iniziare una costruzione chiara da subito, un conto è subentrare”.
CASTING – Pioli subentrò a de Boer battendo la concorrenza di Zola e soprattutto Marcelino: “La storia del casting per allenare l’Inter fece effetto, ma guardate che lo fanno quasi tutti i club – ha sottolineato – Ti dicono che ci sei solo tu e poi scopri che non è vero, la differenza di Suning fu farlo alla luce del sole. Quando mi chiamò Ausilio ero a New York, avevo appena avuto la proposta di un altro club di cui non dirò mai il nome: atterrai a Milano, lui e Gardini vennero a casa mia a Parma: ‘Per noi due sei il candidato unico‘, mi dissero. E due giorni dopo incontrai la proprietà cinese. Il colloquio di lavoro più lungo della mia carriera: due ore in uno studio legale, interminabili traduzioni cinese-inglese-italiano, ma uscii soddisfatto. Che ero in corsa con Marcelino e Zola lo seppi dalla tv, ma angustiarmi non serviva, tanto più che non si capiva bene di chi sarebbe stata la decisione finale. Nel tempo ho imparato bene una regola: mai perdere energie per cose che non puoi controllare”.
SPALLETTI – Pioli ha infine speso belle parole su Spalletti che, al di là delle ultime partite, è riuscito a rilanciare la squadra nerazzurra dandogli un’impronta ben chiara: “E’ arrivato alla Pinetina nel suo punto più alto di allenatore, motivatore e comunicatore“.
ICARDI – “A Spalletti non indivio nulla, neppure Icardi – ha detto Pioli in conclusione – Mauro fa diventare palla gol ogni cross che gli arriva, come il mio ex compagno Batistuta“.
Antipasto di Champions fra quattro giorni in Libia Prima della capolista Roma, nel big match…
Dal 2023 ad oggi ha contribuito alla realizzazione di ben 34 gol. Il confronto con…
Per il tecnico rumeno non è una pedina fondamentale nello scacchiere nerazzurro e Marotta sa…
Il confronto dopo la gara con la Cremonese da cui il Ds nerazzurro esce sconfitto…
L'inizio di stagione è stato quasi identico a quello della passata stagione, la quarta e…
Oltre alla grande prestazione, il gol che mancava da quasi un anno Barella non ha…