INTER, BERGOMI / MILANO – Intervistato da ‘GazzaMercato’, Bergomi ha parlato così dell’Inter e non solo: “Da bambino ho fatto un provino con il Milan, mi presero ma successivamente mi lasciarono a casa per alcuni reumatismi nel sangue. In seguito scelsi l’Inter perché mi aveva convinto di più per la sua organizzazione. Da lì è stato un grande amore. Che cosa penso della situazione attuale? Mi ero illuso che l’Inter potesse ambire allo scudetto, Napoli e Juventus sono più attrezzate. Sarà una lotta fino alla fine con le romane per la Champions League. All’Inter serve un centrocampista dinamico e poliedrico, Ramires sarebbe il profilo giusto. Rafinha? Può spostare gli equilibri grazie alla sua fantasia e classe. Lisandro Lopez farà bene.”
“Inter-Roma? Sono squadre che si assomigliano nel loro momento di difficoltà. Mi immagino una partita molto bloccata, come il 90% degli scontri diretti di questa stagione. Allenare? Quando ho smesso di giocare, nel 1999, il direttore di Tele+ e Caressa sono venuti da me e mi hanno proposto di fare il commento tecnico e ho accettato di buon grado. Nel mentre ho fatto i corsi da allenatore che mi sono serviti anche nelle mie telecronache. Mi sarebbe piaciuto restare nell’Inter, ma la mia obiettività in ambito televisivo non è piaciuta a tal punto da non volermi in società. L’unico che ci ha provato è stato Facchetti, ma non in modo deciso” ha concluso.
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