INTER, SCOUTING / MILANO – Intervistato in esclusiva da ‘La Gazzetta dello Sport’, Riccardo Pecini, scopritore di talenti tra i più affermati che ha avuto l’onore di scoprire Modric, Icardi e Skriniar tra gli altri, ha spiegato come si muovono i club a livello di scouting giovanile: “Per me è importante non dividere gli osservatori tra giovanili e prima squadra, così si riesce ad avere uno storico del giocatore. Chi ha guardato Halilovic nelle giovanili pensa a un fenomeno, chi lo vede oggi al Las Palmas pensa che non lo sia: fanno così Milan, Bayern, Monaco e Psg, mentre Juve, Inter e Real Madrid lavorano alla maniera opposta.”
Per Pecini, la scelta di un talento dipende anche dal contesto in cui lo si vuole inserire: ciò è determinante per la futura crescita del giocatore e sviluppare le potenzialità da futuro campione o da futuro top player: “Per me non si sbaglia a prendere un giocatore, semmai si prende un elemento non adatto in quel momento a quella squadra. Esempio: non credo che l’Inter abbia sbagliato su Kondogbia, credo che sia arrivato nel posto sbagliato al momento sbagliato” ha concluso.
S.M. – www.interlive.it
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