INTER 110 ANNI MAZZOLA / “La storia lo ha dimostrato: questo club cerca sempre di farti diventare grande come uomo e come calciatore. Chi veste la maglia nerazzurra e chi la tifa lo tenga bene a mente”. Lo ha detto oggi Sandro Mazzola al ‘Corriere della Sera, ovvero nel giorno in cui l’Inter compie 110 anni: “Il ricordo più bello dell’Inter è quando da ragazzino, dopo aver superato il provino, mi diedero la valigetta di metallo con le due strisce oblique: una nera e una azzurra – ha aggiunto la ‘Bandiera’ nerazzurra – La valigetta era speciale. Passavamo con quella per andare ad allenarci a Rogoredo e sentivamo la gente dire: ‘Guarda, ci sono i giocatori dell’Inter’. Eri orgoglioso di farne parte”.
ANGELO MORATTI E LA GRANDE INTER – “Angelo Moratti era un padre per me – ha sottolineato Mazzola – Aneddotti della ‘Grande Inter? Allodi mi diceva di non mollare l’università, Herrera mi faceva fare la dieta, ma io ero mingherlino e Suarez mi rimpinzava in camera. La sera della finale di Coppa Campioni con il Real Madrid ero vicino Di Stefano e lo guardavo come un dio, il dio del calcio. Stavo impalato, tutti entrano e io fermo. Suarez mi vede e dice: ‘Noi andiamo a giocare la finale, tu che fai vieni?'”.
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