INTER MEDEL / “Il vero problema? La confusione”. Medel ‘punge’ l’Inter nella sua intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’. Il mediano cileno ha lasciato i nerazzurri nella scorsa estate per trasferirsi in Turchia, al Besiktas: “I tanti cambi in panchina erano la conseguenza della poca chiarezza, i risultati negativi nascono da lì – ha aggiunto – L’addio di Mancini fu pesante, se uno come lui lascia ad agosto… E’ un grande, con Bielsa il migliore. Nel 2015 volammo fino a dicembre, poi il calo: di testa non eravamo pronti per stare così in alto. Giocatori non all’altezza? Una maglia così non è per tutti, c’è una certa pressione che devi gestire. E più passavano gli anni senza vittorie più questa aumentava”.
Alla ‘rosea’ Medel ha speso buone anche per gli altri allenatori avuti nella sua esperienza a Milano. Da Mazzarri che l’ha voluto, “spesso è stato criticato, ma sul campo è tra i migliori”, a de Boer, “non è un flop, ma un ottimo tecnico che non ha avuto il tempo per introdurre le proprie idee”, passando per Pioli, “Va ricordato come una persona super e un allenatore importante, e infine Spalletti: “Non è colpa sua se sono andato via se sono andato via. Un grande tecnico, con chiarezza mi propose il ruolo di trequartista, ma adattarmi sarebbe stato difficilissimo. Ho nostalgia – ha sottolineato in conclusione il ‘Pitbull’ – ma con il Mondiale all’orizzonte, purtroppo poi sfumato, non ho potuto scegliere diversamente”.
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