Inter-Borussia M’Gladbach, tra presente e passato l’ex portiere Ivano Bordon ha ricordato la partita di Berlino negli ottavi di coppa Campioni 1971/72 e si catapultato poi nel presente che vede molto roseo per la formazione di Antonio Conte nonostante la sconfitta nel derby
INTER-BORUSSIA M’GLADBACH BORDON INTERVISTA/ Domani si giocherà alle ore 21, la sfida di apertura valida per il girone B della Champions League tra Inter e Borussia M’Gladbach. In vista di questa partita Mi-Tomorrow, ha intervistato Ivano Bordon che proprio contro la squadra tedesca nella stagione 1971/72, negli ottavi dell’allora coppa dei Campioni, salì agli onori della cronaca mantenendo la sua porta inviolata nella ripetizione della partita, dopo che a Milano i nerazzurri si erano imposti per 4-2 nella gara casalinga. Questo il suo ricordo di quell’incontro: “I soliti 80mila di San Siro che ci trascinarono al ritorno, il gol di Bellugi da fuori area. Ci misero in difficoltà anche a Milano, perché erano una grandissima squadra, però quel 4-2 ci diede un certo margine. Nella ripetizione a Berlino ci fu battaglia, il rigore parato ci diede la spinta per pareggiare. Credo di essere stato determinante, è stato un capitolo della mia carriera molto importante”. Ritornando all’attualità, la squadra di Antonio Conte è reduce dalla sconfitta nel derby e in merito, l’ex portiere ha dichiarato: “Ha avuto delle occasioni che avrebbe potuto sfruttare meglio. La squadra crea, però bisogna cercare di sfruttare molto meglio le situazioni. I tre dietro sono un credo di Conte, gli hanno sempre dato dei risultati. Nel derby mancavano alcuni giocatori. D’Ambrosio e Kolarov non sono difensori puri e l’Inter è andata in difficoltà”.
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In ogni caso, l’ex estremo difensore resta positivo riguardo la stagione nerazzurra: “Penso che, dall’arrivo di Conte, abbia preso consapevolezza della propria forza. Ha mentalità, è positiva. Ci vuole anche quel pizzico di fortuna, bisogna portare gli episodi dalla propria parte. Se supera questi momenti può essere protagonista in campionato e anche in Coppa, anche se la Juve credo sia ancora la squadra da battere in Serie A“.
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