Le ultime Inter news registrano le parole di capitan Handanovic: da Conte e Inzaghi a Lukaku e Hakimi fino alle voci di calciomercato su Onana
Mai banale. Diventato capitano dell’Inter due anni fa, Samir Handanovic si è dimostrato un vero leader dello spogliatoio nerazzurro. Gli stadi vuoti causa lock down dovuto al coronavirus, peraltro, hanno permesso di scoprire che il portierone sloveno è un vero ‘chiacchierone’ in campo. Incita e sprona i compagni, li guida da dietro dove tutto si vede meglio. Non sorprende, allora, che una volta che smetterà con il calcio giocato voglia provare a fare l’allenatore, come confessato in una lunga intervista rilasciata a ‘Tuttosport‘: “Siamo tornati l’Inter, la squadra che temevo quando giocavo con l’Udinese. Chi ci gioca contro percepisce di trovarsi contro una squadra forte. La fascia ereditata da Icardi? Mi sono sentito leggero, nonostante la responsabilità che provavo. Pesa perché noi possiamo scrivere solo qualche pagina della storia, ma l’Inter resta“. Per il numero 1 nerazzurro, la rosa rimane forte nonostante gli addii di due pedine fondamentali per la vittoria dello scudetto come Lukaku e Hakimi: “In questi anni abbiamo costruito un certo tipo di mentalità che non può essere dimenticata solo perché due giocatori forti sono andati via”.
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Rispetto alla passata stagione è cambiato anche l’allenatore: “Noi giocatori dobbiamo soltanto ringraziare Conte, anche se sono stati due anni impegnativi con lui. Mi ha colpito la mentalità che ha portato e su questo abbiamo fatto il passo più grande – spiega Handanovic – Lui è uno che si emoziona quando parla alla squadra e sa emozionare i giocatori: non sbaglia mai il momento in cui dire le cose. Inzaghi? Siamo ripartiti con il 3-5-2, tante cose buone sono rimaste e Simone ci ha messo le sue idee, spiegandoci in cosa possiamo migliorare per crescere“. L’estremo difensore sloveno è stato al centro di qualche critica dei tifosi per qualche errore di troppo, ecco reagisce alle ‘papere‘ che possono capitare: “Ci vuole un po’ per metabolizzare sconfitte ed errori, ma tutto deve avvenire nella maniera giusta: se sbagli, vuol dire che sei vivo. Ormai ho 37 anni e non mi deve spiegare più nessuno quando ho sbagliato. Meglio se dopo uno sbaglio vinci, a quel punto te ne freghi”.
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Errori ed età avanzata fanno pensare all’Inter di cercare un nuovo portiere per il futuro, sebbene non si escluda il rinnovo del contratto di Handanovic, in scadenza a giugno. Samir non è infastidito dalle voci su Onana come suo possibile erede: “Fa parte del gioco. Sono cose che succedono dappertutto e con tutti. Io mi sento ancora bene, mi diverto e vivo per il calcio: è la mia passione, poi vedremo. L’importante è che l’Inter raggiunga i suoi obiettivi”.
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