La corsa a tre (anche quattro) in vetta alla classifica del campionato di Serie A 2021/2022 sblocca dolci ricordi di un passato (quasi) dimenticato
Gli ultimi dieci anni – e forse qualcosina di più – di calcio europeo hanno visto una incredibile eterogeneità di risorse sfidarsi sui campi, tanto da dare frutto a risultati più disparati.
Basti pensare che soltanto in Inghilterra, nell’ammirata Premier League, in quell’arco temporale hanno vinto il titolo Manchester United, Manchester City, Chelsea, Leicester e Liverpool. Cinque club diversi. Allo stesso modo in Spagna, nella Liga, ci sono state Barcellona, Real Madrid ed Atletico Madrid. Nella Ligue1 francese invece Lille, Montpellier, PSG e Monaco. Soltanto la Bundesliga tedesca ha visto Borussia Dortmund e Bayern Monaco darsi battaglia in un testa a testa un po’ più continuo. Eppure in Serie A c’è stata soltanto una squadra che ha dominato incontrastata: la Juventus. Con la vittoria dello scudetto lo scorso anno l’Inter ha spezzato quella che era diventata una ‘tradizione’ per alcuni, una ‘maledizione’ per altri; liberando di fatto la massima competizione calcistica italiana da una stretta morsa che a tratti la faceva apparire monotona rispetto agli altri grandi palcoscenici d’Europa. Quella di quest’anno, poi, è una Serie A come non si vedeva da tempo. Milan, Inter e Napoli si interscambiano le prime tre posizioni in classifica, rincorrendosi vicendevolmente. Ci si potrebbe aggiungere persino l’Atalanta in quarta posizione, distante appena un paio di punti. Ben più ampio invece il distacco con Roma e Fiorentina. Insomma, una boccata d’aria fresca che entusiasma non poco.
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