Il difensore centrale nell’assetto a tre dal primo minuto contro la Salernitana, il suo impiego diventa sempre più occasionale
L’ultimo match giocato da Andrea Ranocchia dal primo minuto sino all’ultimo nel campionato di Serie A con la maglia dell’Inter risale a non molto tempo fa, il 21 novembre 2021 contro il Napoli.
Se visto in ottica di un calciatore che si è ormai lasciato alle spalle gli anni migliori e vive la propria carriera per dare man forte allo spogliatoio e profondere esperienza, non è poi così male. Ma se si contano effettivamente le volte in cui è stato impiegato nel corso di questa stagione, lo stesso difensore centrale avrebbe forse voluto offrire il proprio contributo con un pizzico di maggiore continuità. Le altre due presenze risalgono al 31 ottobre 2021 e al 18 settembre 2021, riavvolgendo il nastro a ritroso, rispettivamente contro Udinese (ancora da titolare) e Bologna (subentrato, in quest’occasione, a de Vrij). Questa sera dovrebbe avere un’altra chance per imporre la propria autorevolezza, contro la Salernitana ultima in classifica. Rispetto alla stagione precedente, il numero di presenze complessivo starebbe subendo una lieve inflessione. Questa tendenza, salvo casi di necessità, dovrebbe continuare ad attestarsi così.
Le scelte tecniche sono insindacabili e Ranocchia lo sa bene. Qualche tempo fa, infatti, nel corso di un’intervista post-partita in seguito al gol spettacolare segnato negli ultimi minuti regolamentari contro l’Empoli in Coppa Italia, dichiarava di accettare qualsiasi decisione presa per il bene della squadra comprendendo a pieno le ragioni del suo scarso impiego negli schemi di Inzaghi.
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