Le parole del vicepresidente dell’Inter alla vigilia del big match della serata tra Barcellona e Inter sulle imprese del passato e la presa di coscienza del gruppo
“Ricordo una grandissima sofferenza sul campo nel 2010, ma alla fine arrivammo in finale”, apre Zanetti nell’ampio prepartita dedicato al big match della serata tra Barcellona e Inter, quarto dei sei in programma di questa fase a gironi di Champions League.
“In quella serata trovammo un grande Barcellona, fu il nostro spirito a fare la differenza. Stasera serve lo stesso spirito, non puoi soltanto aspettare ma fare la partita. Devi approfittare degli spazi che lascerà l’avversario”, aggiunge il vicepresidente in una brevissima analisi tattica.
“Di quella sera ricordo due momenti chiave: quando Eto’o difendeva davanti a me e mi diceva che mancava poco, quando in realtà mancava ancora tanto tempo alla fine; l’altro della parata di Julio Cesar su Messi. Un gesto decisivo, anche se mancavano ancora 70 minuti”, continua.
Infine ha voluto rimarcare la presa di coscienza dei calciatori alle dipendenze di Inzaghi, condividendo quanto detto in precedenza da Calhanoglu: “Ha capito anche lui che nei momenti di difficoltà esce fuori il gruppo. Questo è ciò che la squadra ha dimostrato dall’inizio alla fine nella gara d’andata”.
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