Le parole del tecnico piacentino a margine dell’incontro di campionato perso con il Bologna trasudano amarezza: “Gol arrivato nel momento peggiore”
Un solo squillo davanti e il Bologna porta a casa un preziosissimo risultato contro un’Inter a tratti precipitosa, poco precisa e anche sfortunata sottorete. Così il tecnico Simone Inzaghi ha parlato a margine dell’incontro di oggi, avvenuto nella uggiosa cornice dello Stadio Dall’Ara nel capoluogo emiliano.
“Abbiamo approcciato male la partita con un primo tempo sufficiente, non da Inter“, ha aperto Inzaghi. “Nella ripresa avevamo preso le misure e stavamo creando occasioni, ma abbiamo subito un gol nel momento in cui non stavamo soffrendo. Siamo arrabbiati, dobbiamo fare di più“, ha poi continuato.
“Bisogna trovare le motivazioni ogni due, tre giorni. Dobbiamo tutti fare di più, io in primis che sono l’allenatore“, ha detto Inzaghi con grande delusione. Poi il dato relativo alle partite giocate in trasferta sembra avere una certa rilevanza nei risultati: “Siamo ottimi quando giochiamo in casa, insufficienti fuori. Lo abbiamo analizzato coi ragazzi, ne abbiamo discusso ampiamente. Lo scorso anno eravamo andati meglio, quest’anno ci siamo mangiati il vantaggio sulle avversarie. Ora dobbiamo essere bravi nelle quattordici partite rimanenti“.
“Se avessimo concretizzato le occasioni avute da Calhanoglu e Dzeko staremmo commentando un’altra partita, ma devo ripetere che serve fare di più. Concentrazione e determinazione vanno mantenute sempre. Il primo tempo sarà motivo d’analisi e dobbiamo essere lucidi per comprendere i motivi, ma non abbiamo messo in campo nulla“, ha quindi concluso il tecnico.
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