Oggi l’Inter compie 115 anni. Un giorno speciale, per ricordare che il glorioso passato della squadra nerazzurra ha bisogno di specchiarsi in un avvenire di rinnovate speranze di trionfi
L’Inter non può continuare a sopravvivere nell’incertezza, bloccata sul mercato e nella programmazione da una proprietà mai così in affanno. Non può continuare a sperare nei “miracoli” né ad autogiustificarsi appellandosi al mito di uno spirito anarchico o pazzo.
I debiti di Zhang porteranno entro un anno e qualche mese a una resa dei conti. La proprietà cinese, per mantenere il controllo sul club, dovrebbe trovare da qualche parte 300 milioni, per risarcire il prestito ottenuto a fine 2021 dal fondo Oaktree. La cifra tonda si raggiunge con gli interessi, dato che, inizialmente, erano 275, i milioni ottenuti da Zhang. E solo un centinaio di questi sono finiti nelle casse della società nerazzurra.
Zhang ha sempre parlato di sostenibilità finanziaria e di alta competitività del club: vuole vittorie, sogna di entrate nella top-8 dei club europei, e al contempo crede di poter infondere in ogni membro della sua squadra una mentalità da operaio maoista: sacrificarsi per la causa, lavorare a testa bassa senza lagnarsi. E, paradossalmente, finora è riuscito a seguire questo complicato percorso virtuoso. Ha vinto, Zhang. E forse ci riuscirà ancora quest’anno. Ma continuerà a pretendere sacrifici, a portare a termine vendite eccellenti, a richiedere tagli e a imporre altri limiti che di certo non aiutano a puntare al successo.
Dopo 115 anni di storia, non è questa l’Inter che sognano i tifosi. Ecco perché da ogni lato o quasi s’invoca a gran voce la venuta di una nuova proprietà, di un investitore più forte, solido e serio. Costruire per vincere, senza dover cedere i pezzi pregiati o perdere i giocatori chiave a zero. Con un allenatore top in panchina con cui iniziare un nuovo ciclo vincente. Simeone, magari, oppure di nuovo Conte. C’è chi evoca Klopp. Ma andrebbe bene anche Thiago Motta, se si ha voglia di scommettere su un allenatore nuovo.
Il fututo dell’Inter dopo 115 anni di storia: realtà e speranze
Si parla di una nuova proprietà americana, e questo nonostante le continue smentite del presidente Zhang. Perché si guarda proprio agli Stati Uniti? Principalmente perché ci sono proprio due banche statunitensi (Goldman Sachs e Raine Group) che stanno cercando da tempo un acquirente o un socio per aiutare il gruppo Suning. La grande holding specializzata nel settore della vendita al dettaglio di elettrodomestici e prodotti elettronici doveva schiacciare ogni rivale. E invece ora si nasconde, per celare al mondo intero un declino evidente in termini di forza. Zhang perde 10 milioni al mese per l’Inter e Suning è in crisi nera in Cina come azienda.
Il prezzo della squadra nerazzurra è di circa un miliardo. La cifra è stata fissata dallo stesso Zhang Jindong. L’Inter potrebbe diventare americana per via diretta o indiretta. Cioè con un acquisto diretto da un fondo d’investimento oppure nel momento in cui Zhang dovrà corrispondere a Oaktree il dovuto. Si vocifera poi anche di un interesse mediorientale, ma non più di PIF, che vorrebbe concentrarsi sul Newcastle e investire su una squadra più piccola in Italia o Spagna: un club di bassa classifica o di serie inferiori da trattare appunto come squadra satellite del Newcastle.
In estate, secondo alcuni esperti di finanza, potrebbe arrivare la svolta definitiva. Allora si capirà quale potrebbe essere l’avvenire dell’Inter. Meglio non lasciarsi trascinare dalla fantasia. Per ora non c’è niente.
Il piano di Steven Zhang: vincere senza spendere
Steven Zhang ha già vinto una Supercoppa quest’anno, ed è il quarto trofeo della sua presidenza. E questo fa di lui il quarto presidente più vincente nella storia dell’Inter. Zhang ha parlato di “un viaggio fantastico” e ha più volte ribadito di non voler vendere. Vuole vincere ancora, e tramite I successi restare a galla come proprietario.
Dal 2016 a oggi, la famiglia Zhang ha versato circa 550 milioni di euro nelle casse dell’Inter. Ma è una società in difficoltà finanziaria, come confermato dal prestito ricevuto dal fondo Oaktree (che è un fondo specializzato in prestito in aziende che stanno per fallire). Un prestito con scadenza 2024 e con tassi elevati (al 10%). Tassi che la proprietà sta cercando di rivedere al ribasso. E non va dimenticato che quell’accordo prevede un pegno sulle azioni del club, come noto. Forse la proprietà prevede di rifondere quel pegno alla scadenza dei termini, grazie a un aiuto esterno. Un socio…
I festeggiamenti per i 115 anni dell’Inter servono al club milanese anche per farsi pubblicità, alla ricerca di nuovi sponsor e nuovi investitori. Ma può bastare un video celebrativo pubblicato sui propri canali ufficiali? No, ma è bello poter guardare un video che ripercorre i 115 anni di storia nerazzurra… Dalla fondazione nel 1908 ai giorni d’oggi, con tutte le maglie che hanno fatto epoca, il classico biscione e sullo sfondo i luoghi simbolo di Milano. L’Internazionale ha bisogno di nuova linfa. Nuove speranze. Quando si soffiano le candeline si esprime sempre un desiderio. E il desiderio dei tifosi è noto.
I nostri colori, le nostre maglie, la nostra città.
Buon compleanno, Inter! 🖤💙#BuonCompleannoInter #Inter115— Inter (@Inter) March 8, 2023