Un calciatore passato tra le file nerazzurre si è nuovamente scagliato contro il tecnico piacentino. Le sue dichiarazioni fanno ora sognare i tifosi dell’Inter
La sconfitta maturata l’altra sera al ‘Meazza’ contro la Juventus, la nona in questa stagione per la ‘Beneamata’, ha inevitabilmente lasciato i nerazzurri con l’amaro in bocca. La squadra di Simone Inzaghi infatti, tralasciando per un attimo l’episodio che ha visto protagonisti Rabiot e Vlahovic sugli sviluppi del gol di Kostic, non è stata in grado di infliggere una sola rete ai bianconeri.
Nonostante la notevolissima media del 69% di possesso palla in favore dei nerazzurri – più che sterile però, c’è da dirlo – Lautaro e compagni non sono riusciti a creare grossi grattacapi alla difesa guidata da Wojciech Szczesny. Fatta eccezione per quell’occasione capitata sul piede di Barella nella prima mezz’ora di gara, la squadra di Simone Inzaghi non ha mai e poi mai impensierito, a tutti gli effetti, la compagine di Massimiliano Allegri.
In tanti, non a caso, sono del parere che, giocando in quel modo, l’Inter non sarebbe riuscita a segnare una sola rete alla Juventus neppure giocando un giorno intero. Su tutti, il primo ad essersi fatto quest’idea, è stato proprio Stephane Dalmat: ex calciatore passato tra le file nerazzurre che ha detto la propria sul match dell’altro giorno, soffermandosi inoltre sul futuro di Simone Inzaghi.
“Devo essere sincero: la Juventus, per me, meritava la vittoria o, come minimo, il pareggio. Parliamo sempre della mano di Rabiot, più che discutibile, è vero, ma dobbiamo essere realisti. La squadra di Allegri ha fatto una partita difensivamente perfetta”.
Ha esordito in questa maniera l’ex calciatore, Stephane Dalmat, nel consueto video che rilascia sul proprio profilo Instagram ogni qualvolta l’Inter scende in campo, proseguendo poi così. “La Juventus ha giocato bassa, ha lasciato il pallino del gioco all’Inter ripartendo, poi, in contropiede. Abbiamo quattro giocatori qualitativamente fortissimi nel possesso ma non ne abbiamo nemmeno uno in grado di puntare e saltare l’uomo”.
“Questo è mancato, neppure stando un giorno intero avremmo segnato. Il canovaccio tattico della gara è stato quello di prendere palla, darla indietro, poi a destra e a sinistra, fino ad arrivare a compiere alcuni cross che non hanno mai e poi mai impensierito difesa e portiere. Finiamo la stagione, poi cambiamo allenatore e prendiamo due-tre giocatori di livello che possano essere in grado di saltare l’uomo”.
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