Le parole dell’ex tecnico sulla grande prestazione dell’Inter ed il segreto nascosto di Inzaghi sull’approccio alla partita contro il Milan, delusione rossonera
Una partita come non la si vedeva da tempo, un risultato a dir poco incredibile. L’Inter ha affrontato di petto la prima sfida stagionale contro i super rivali del Milan e senza sbavature. Una prova complessivamente impeccabile, al netto del gol subito ad opera di Rafael Leao, sia in fase difensiva che soprattutto in quella creativa e finalizzativa.
Ogni soluzione ha funzionato nel modo giusto. Dai movimenti del pallone, sempre precisi e mai gettati al vento, passando per le incursioni di uno scatenato Marcus Thuram. Anche Henrikh Mkhitaryan ha riscoperto l’arte del gol come sapeva fare tanti anni fa, facendosi trovare spesso in agguato dentro l’area di rigore.
Buono il lavoro sulle fasce ed azzeccati, ancora una volta, i cambi dalla panchina: la profondità della rosa nerazzurra ha infatti permesso a Simone Inzaghi di poter gestire con serenità il resto della partita e chiudendola sul 5-1, senza perdere efficacia e lucidità.
Della prestazione sono rimasti estasiati i tifosi, ma anche coloro i quali hanno masticato calcio per una vita. “L’Inter ha fatto una grande partita. Ha vinto perché era compatta, determinata, umile nel suo gioco. Ha fatto poche cose in modo chiaro e semplice“, ha dichiarato Arrigo Sacchi in un recente intervento per ‘La Gazzetta dello Sport’.
“Il Milan, al contrario, è stato superficiale. Hanno mostrato confusione e supponenza. Non c’è stato pressing, gli attaccanti non sono esistiti. Scarsa collaborazione fra i reparti e lo stesso tecnico non ha dato certezze alla sua squadra. Ora devono rimboccarsi le maniche e rimettersi tutti a lavoro, collaborare per un solo fine“, ha quindi aggiunto l’ex allenatore puntando il dito ad una compagine rossonera decisamente sgangherata e lontana dai livelli cui ci aveva abituati.
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