L’ex difensore centrale dell’Inter fatica ad inserirsi in Ligue 1 con il PSG, dopo il gol rifilato al Milan non contiene il dirompente Leao e in Francia non è apprezzato
Era uno dei difensori centrali migliori della sua generazione nell’intero scenario calcistico europeo, quando giocava all’Inter assieme ad Alessandro Bastoni e Stefan de Vrij. Voluto e cercato da molti, ma senza mai poter avere realmente occasione di mettervi le mani sopra, Milan Skriniar è stato per molto tempo una bandiera nerazzurra e le sue qualità sono rimaste impresse a lungo nella memoria di quanti ancora oggi ne ricordano le gesta.
Eppure le vecchie gesta di Skriniar sembrano appartenere davvero soltanto al passato. Perché da quando ha subito l’infortunio alla schiena nell’ultima stagione in nerazzurro, ha perso la fascia da capitano ed anche la fiducia dell’ambiente, il calciatore slovacco sembra aver cambiato attitudine. Un’attitudine che ha mutato profondamente anche il suo coinvolgimento in squadra a seguito del passaggio al Paris Saint-Germain a parametro zero.
Il suo inserimento nel calcio di Ligue 1 non è stato affatto lineare e ancora oggi paga lo scotto di una scelta forse troppo azzardata. Da bandiera dell’Inter a calciatore mediocre in un PSG sempre costellato di grandi talenti, Skriniar fatica e non poco. Probabilmente è soltanto questione di tempo prima che torni a splendere, ma le pressioni su di lui sono insistenti. Anche da parte dei tifosi parigini e dei media francesi i quali, ad oggi, non sono poi così entusiasti dell’operazione messa a segno dalla dirigenza la scorsa estate. Luis Enrique, in ogni caso, si fida di lui.
Per una decina di minuti nel corso della partita giocata contro il Milan questa fiducia è stata ripagata con un grande guizzo nel mezzo dell’area piccola a beffare Mike Maignan, per il momentaneo vantaggio del PSG nella notte di Champions League.
La dirompente atleticità e qualità tecnica di Rafael Leao hanno però fatto presto perdere l’orientamento all’ex difensore dell’Inter, facendosi trovare spesso fuori posizione e non riuscendo a chiudere con efficienza le giocate velenose dell’esterno portoghese in grande spolvero. Un segnale importante che non ammette giustificazioni, soprattutto ad un livello simile.
Certo anche il resto della squadra francese ha colpe, ma analizzando la prestazione dello slovacco ci sono molti dettagli su cui avrebbe dovuto riporre maggiore attenzione. Probabilmente c’è stata sottovalutazione dell’avversario, reduce da un momento difficile anche in campionato. In ogni caso, Skriniar non è affatto un rimpianto dell’Inter. Perché al suo posto la dirigenza ha chiuso per Benjamin Pavard, già idolo dei tifosi. Ora Inzaghi attende soltanto di poterlo riabbracciare a fine dicembre.
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