Il centrocampista turco si è ormai preso in mano l’Inter. A confermarlo non solo il numero di reti e assist ma quest’altra statistica
Era pura utopia immaginare negli scorsi anni che, un giorno, Hakan Calhanoglu sarebbe passato da una sponda all’altra di Milano sposando, a quel punto, il progetto tecnico dell’Inter; E invece così è stato alla fine.
Il forte centrocampista turco, rivelatosi uno dei più clamorosi affari di sempre compiuti a parametro zero, è finito per fare le fortune dei nerazzurri: a maggior ragione nell’ultimo anno e mezzo di tempo, precisamente dal momento in cui il classe ’94 è stato spostato di ruolo.
Nessuno inizialmente, al di fuori di Inzaghi, avrebbe infatti scommesso un solo euro sul Calhanoglu in versione metronomo eppure, pur privandosi in estate di un elemento come Brozovic tra l’altro, l’Inter ha svoltato con questa mossa. L’ex Milan sta, di fatto, continuando a risultare al pari di Luataro, e forse Thuram, il calciatore più decisivo per l’Inter in quest’inizio di stagione.
Già 6 le reti messe a segno in stagione dal classe ’94 (5 di queste in campionato) ma, numeri a parte, c’è quest’altro dato che premia a tutti gli effetti ‘Calha’: oramai vero e proprio idolo della Curva Nord proprio come testimoniato dal coro rivoltogli in questi ultimi mesi da parte del tifo organizzato nerazzurro.
Reti, assist, giocate di alto prestigio e non solo: lanci millimetrici a parte, Hakan Calhanoglu (rientrato già a Milano per una infezione respiratoria) sta continuando a farsi apprezzare dall’intera tifoseria interista anche per quest’altro aspetto.
Il turco è, infatti, rientrato nella top 10 dei calciatori di A con il maggior numero di palloni recuperati in queste prime 12 giornate di campionato, tanto da essersi piazzato al settimo posto di questa speciale classifica: aspetto che, quindi, certifica la straordinaria evoluzione avuta (anche a livello difensivo) dall’ex Milan: società che, con ogni probabilità, sta continuando a mangiarsi le mani non tanto per aver perso il calciatore in sé e per sé, quanto per averlo regalato a titolo gratuito ai loro ‘cuginastri’: sin da sempre veri e propri rivali sul campo. Di seguito la classifica completa:
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