Le parole del capitano e del tecnico dell’Inter dopo la netta vittoria con l’Udinese che vale un nuovo sorpasso alla Juve in testa alla classifica
Quindicesimo gol stagionale, il ventottesimo nel 2023. Lautaro ha chiuso i giochi con l’Udinese segnando il definitivo 4-0: ha sbagliato un passaggio facile, ma poi con ferocia è andato subito a riconquistarsi la palla infilata poi in rete qualche secondo dopo con un destro potente e preciso. L’argentino oggi è un autentico campione, nonché il simbolo di un’Inter tornata capolista con il netto successo di stasera.
“Non era facile giocare dopo la Juventus, ma dovevamo rispondere – ha detto il numero dieci nerazzurro al microfono di ‘Sky Sport’ – Sì, questa è l’Inter più bella nella quale ho giocato. Si vede la mano del mister”.
Lui e i suoi compagni sanno ‘soffrire’, per poi colpire al momento giusto: “Nel primo tempo abbiamo messo tanta intensità. Aggrediamo molto gli avversari e recuperiamo tanti palloni nella loro metà campo”.
“Se la svolta è arrivata dopo Istanbul? Sì, ma pure prima – ha risposto Lautaro – Lavoriamo col mister da tre anni, ogni anno cresciamo e adesso meritiamo di essere su questa strada”.
Non ci sono dubbi, questo è il miglior Lautaro di sempre. Con 28 centri in un anno solare ha eguagliato Milito e Vieri: “Sono orgoglioso dei numeri, voglio continuare a dare una mano alla squadra”.
Ci siamo per il rinnovo, come confermato dallo stesso classe ’97 al microfono di ‘Dazn’: “Sono pronto, manca poco per chiudere e sono contento così come lo è la mia famiglia”.
Lautaro prolungherà fino a giugno 2028, con annesso aumento di ingaggio a circa 8 milioni a stagione. Diventerà il calciatore più pagato dell’intera rosa e di tutta la Serie A.
“Sono contento, il merito è dei ragazzi che stanno lavorando bene. Sono tutti coinvolti”. Così Inzaghi dopo il successo sull’Udinese. “Avevamo assenze importanti, ma questo non si è visto – ha aggiunto a ‘Dazn’ – Cosa manca? È complicato dirlo, sicuramente dovremo essere bravi quando ci saranno delle difficoltà. Ma abbiamo una società sempre presente e un pubblico meraviglioso”.
Non sono passate inosservate le immagini di Inzaghi che parla con Frattesi, rimasto per tutto il tempo in panchina: “Gli ho detto di star tranquillo – ha svelato il tecnico – Fino a questa mattina pensavo di farlo giocare anche titolare. Era l’unico dubbio. Parliamo di un titolare della Nazionale che, chiaramente, vorrebbe avere più spazio. Già martedì con la Real Sociedad sarà utile alla nostra squadra”.
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