Senza lo ‘Special One’ alla guida della Roma molto potrebbe cambiare anche per Lukaku, nessun indizio sul suo ennesimo ritorno all’Inter dopo i fatti della passata estate
Non c’è due senza tre, recita un antico detto. Ma dipende dalle circostanze e soprattutto dalla convenienza. Nel caso di Romelu Lukaku, esser andato all’Inter la prima volta è stata certamente una benedizione. L’esserci tornato per la seconda volta in prestito dal Chelsea è stato quasi un castigo. E il non esser rimasto ha dato alla sua trattativa con la dirigenza nerazzurra la sentenza definitiva.
Da allora i rapporti con Giuseppe Marotta e Piero Ausilio sono rimasti totalmente freddi e distaccati, tanto che poi il calciatore belga ha finito per sposare il progetto tecnico della Roma nonostante fosse stato accostato persino alla Juventus.
Le sue prime partite con indosso la nuova maglia giallorossa sono state rimarchevoli, tanto da dare l’impressione al resto del popolo che la sua venuta capitolina fosse stata una chiamata del tutto azzeccata. E alle sue spalle, il Chelsea non poteva esser che contento della cosa soprattutto in chiave futura, con l’ipotesi di una cessione a titolo definitivo. Eppure Lukaku s’è perso, lentamente. Inesorabilmente. Non segna da quasi un mese, nonché tre partite di campionato.
E come se non bastasse, adesso ha perso anche la fiducia dell’unico uomo che fino a questo momento aveva tentato in tutti i modi di dare una scossa all’ambiente frastornato della Roma: José Mourinho. L’addio dello ‘Special One’ potrebbe pesare come un macigno sulle spalle della Lupa, senza nulla togliere all’arrivo del buon Daniele De Rossi vecchia gloria giallorossa.
Senza Mou tutto potrebbe drasticamente cambiare, anche per uno come Lukaku. Il calciatore, salvo sorprese, farà rientro nuovamente al Chelsea nella speranza di poter avere fortuna altrove. Del resto, il suo allontanamento graduale dagli schemi di squadra potrebbe avvenire già nel corso delle prossime settimane complice un rapporto non proprio fruttuoso con alcuni dei suoi attuali compagni.
Non è ancora chiaro dove potrebbe esser smistato. Certo è che non farà ritorno all’Inter. Le premesse di un blocco totale di qualsiasi discorso anche soltanto ponderato ci sono tutte: anzitutto il torto subito dalla dirigenza e dal tifo, poi i dettagli meramente economici. La formazione nerazzurra non commetterebbe lo stesso errore di dare a Lukaku una terza occasione dopo l’accaduto, dovendo persino rinunciare a qualche altro colpo di spessore – e potenzialmente anche meno costoso – per una figura come la sua. Marotta e Ausilio hanno già tracciato la via: se non dovesse esserci Medhi Taremi, ci sarà qualcun altro. Ma non di certo il centravanti belga.
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